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Il Podcast di Websolute: AI Roadmaps è dedicato a Imprenditori e Manager che vogliono sfruttare l'AI per aumentare l'efficienza e la produttività. Claudio Tonti e Nicola Bonora rispettivamente Head of Strategy, Products, R&D e Digital e UX Strategy di Websolute, insieme ad altri ospiti esperti offrono contenuti ricchi, interviste esclusive e consigli pratici, AI Roadmaps è il tuo compagno ideale nell'universo dell'AI.

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.

Con questa puntata, si conclude la terza stagione del podcast 
AI Roadmaps
. 
Claudio Tonti
 e 
Nicola Bonora
 hanno scelto un approccio inusuale per quest’ultimo episodio, intervistando direttamente ChatGPT, l’intelligenza artificiale che ha accompagnato molte delle riflessioni e delle discussioni di questa stagione. 
L’obiettivo? Scoprire quali sviluppi e prospettive possiamo aspettarci dal mondo dell’intelligenza artificiale nel 2025.


<h3>
Un Dialogo con il Futuro dell’AI</h3>
In questa conversazione, ChatGPT condivide visioni affascinanti e pragmatiche su come l’AI trasformerà diversi ambiti del business e della nostra vita quotidiana. Dalla maggiore integrazione della tecnologia nella sanità, nell’istruzione e nel lavoro, fino a settori come il marketing, la logistica e la finanza, il 2025 si prospetta come un anno cruciale per il consolidamento di strumenti innovativi e accessibili.
ChatGPT sottolinea come non solo le grandi aziende, ma anche le PMI potranno beneficiare di questi avanzamenti, grazie a soluzioni sempre più economiche e semplici da implementare. Tuttavia, emergono anche ostacoli importanti: la mancanza di competenze specifiche, i costi iniziali e la resistenza culturale al cambiamento.

<h3>Innovazione e Creatività: Cosa ci Aspetta?</h3>
Pensando in modo creativo, ChatGPT immagina nuovi utilizzi per l’AI generativa:
<ul><li>Assistenti virtuali avanzati
 che anticipano le esigenze di dipendenti e clienti.</li>
<li>Gemelli digitali
 per simulare scenari aziendali complessi e testare strategie prima di implementarle.</li>
<li>Marketing dinamico e personalizzato
, con messaggi che si adattano in tempo reale alle reazioni del pubblico.</li></ul>

<h3>Un Approccio Graduale e Consapevole</h3>
Per le aziende, soprattutto le PMI, ChatGPT suggerisce un approccio graduale, iniziando con progetti pilota a basso rischio per dimostrare il valore dell’AI e superare la resistenza interna. L’importanza di un partner competente e di un team dedicato emerge come fattore chiave per affrontare le sfide tecnologiche e culturali.

<h3>Perché Ascoltare questo Episodio?</h3>
Questo episodio non è solo un riepilogo delle tendenze, ma un invito a immaginare il futuro dell’AI in azienda, bilanciando ottimismo e consapevolezza. Un’occasione unica per chi vuole prepararsi alle sfide e alle opportunità del 2025, con spunti concreti per integrare l’intelligenza artificiale nella propria strategia.

🎧 
Non perderti l’ultimo episodio della stagione e scopri come l’AI trasformerà il nostro domani!

Lascia che AI Roadmaps ti conduca verso una nuova era di innovazione e successo aziendale grazie all'Intelligenza Artificiale.

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S3 - E27 ChatGPT Risponde: Quali saranno le prospettive e le novità dell'AI nel 2025? 

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.

Nel nuovo episodio di 
AI Roadmaps
, Claudio Tonti e Nicola Bonora esplorano le ultime evoluzioni nel mondo dell’intelligenza artificiale, affrontando temi che spaziano dalla tecnologia al business. Questo episodio è una finestra sul futuro, dove si intrecciano innovazioni rivoluzionarie come O-One, Real-Time Voice, il No-Code, gli Agents e persino la prospettiva di una AGI (Artificial General Intelligence) nel 2025.



<h3>Un Viaggio tra Tecnologia e Implicazioni Pratiche</h3>
<ol><li>O-One e il Ragionamento Complesso

OpenAI ha introdotto un nuovo modello chiamato 
O-One
, capace di affrontare problemi complessi grazie a un processo di ragionamento articolato prima di generare una risposta. Non è un semplice chatbot, ma uno strumento ideale per calcoli elaborati o analisi profonde, rendendolo una vera rivoluzione nel campo dell’AI.</li>
<li>Real-Time Voice: Conversazioni in Tempo Reale

La possibilità di dialogare con un’AI che risponde in tempo reale, mimando emozioni e accenti, rappresenta un balzo in avanti. Questo strumento cambia completamente l’approccio al customer care, offrendo una comunicazione fluida e personalizzata a costi ridotti rispetto agli operatori umani.</li>
<li>Il Potere del No-Code

Il No-Code sta democratizzando la programmazione, permettendo anche ai non esperti di sviluppare software in poche ore. Basta descrivere ciò che si desidera ottenere, e l’AI genera automaticamente codice funzionante, rivoluzionando il modo in cui pensiamo e realizziamo applicazioni.</li>
<li>Agents: Lo Sciame di Intelligenze Operose

Gli 
Agents
 sono piccole AI specializzate che lavorano insieme per raggiungere obiettivi complessi, orchestrate da un super-agente. Questa tecnologia promette di trasformare il modo in cui affrontiamo attività aziendali, dalla gestione dei dati alla creazione di prodotti complessi.</li>
<li>La Scommessa sull’AGI

Sam Altman, CEO di OpenAI, ha dichiarato che l’
Artificial General Intelligence
 potrebbe arrivare già nel 2025. Un’intelligenza capace di superare la somma delle conoscenze umane aprirebbe scenari tanto entusiasmanti quanto rischiosi, portando con sé profonde implicazioni etiche e sociali.
</li></ol>
Questo episodio è un’occasione per scoprire come queste tecnologie possano influire sul nostro lavoro e sulle nostre vite. Dal customer care alla programmazione, fino alla visione di un futuro dominato dagli agents e dall’AGI, ogni tema offre spunti di riflessione e opportunità di innovazione per le aziende.

Lascia che AI Roadmapst ti conduca verso una nuova era di innovazione e successo aziendale grazie all'Intelligenza Artificiale.

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S3 - E26 AI Revolution: Le novità che cambieranno il futuro del lavoro

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.


Nel nuovo episodio di 
AI Roadmaps
, Claudio Tonti e Nicola Bonora ci portano a scoprire sette pattern che stanno rivoluzionando il modo in cui le aziende utilizzano l’intelligenza artificiale per migliorare efficienza, personalizzazione e risultati. Partendo da esperienze reali, condividono insight pratici su come declinare la stessa tecnologia in molteplici contesti, rispondendo alla domanda chiave: 
"Come possiamo mettere l’AI al servizio del nostro business?"

<h3>I 7 Pattern AI che Stanno Cambiando il Gioco</h3>
<ol><li>Sales Assistant

Un AI capace di replicare l’esperienza di un venditore fisico, ponendo domande mirate e offrendo risposte personalizzate. Perfetto per guidare i clienti nella scelta di prodotti complessi, sia in B2B che in B2C, migliorando l’esperienza utente e aumentando le conversioni.</li>
<li>Corporate AI

Un’AI interna che conosce ogni dettaglio della tua azienda: policy, prodotti, processi e linguaggio. Uno strumento ideale per supportare i dipendenti con risposte rapide e precise, ridurre inefficienze e migliorare l’onboarding.</li>
<li>Solution Configurator

Da cataloghi complessi a configurazioni su misura: questo pattern consente all’AI di creare soluzioni personalizzate basate su esigenze tecniche, stilistiche o funzionali, unendo più prodotti e servizi in un’unica proposta perfettamente adatta al cliente.</li>
<li>Qualitative Feedback Assistant

Un assistente che non si limita a rispondere, ma pone domande intelligenti per ottenere insight di valore. Perfetto per raccogliere feedback qualitativi da clienti, partner o dipendenti, scavando oltre le risposte superficiali.</li>
<li>Real-Time Support Assistant

Ideale per il customer care, l’AI risponde a richieste in tempo reale da qualsiasi parte del mondo e in qualunque lingua. Uno strumento essenziale per reti di assistenza, installatori o partner, garantendo supporto continuo e personalizzato.</li>
<li>Content Marketing Machine

L’AI diventa uno storyteller, capace di creare contenuti su larga scala seguendo il linguaggio e i valori del brand. Un sistema che consente di automatizzare la produzione di descrizioni, FAQ, schede prodotto e molto altro, riducendo drasticamente i tempi e i costi.</li>
<li>Brand Ambassador

Un AI storyteller che racconta la storia del brand, i suoi valori e le sue origini, creando engagement attraverso una narrazione empatica e coinvolgente. Un modo innovativo per intrattenere e fidelizzare il pubblico, trasformando la relazione in una conversazione attiva.</li></ol>


Questo episodio ti mostra come l’AI possa andare oltre l’automazione, diventando uno strumento strategico per innovare e creare nuove opportunità di business. Ogni pattern rappresenta una soluzione concreta per ottimizzare i processi, migliorare l’esperienza cliente e rafforzare la tua competitività.

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S3 - E25 AI Transformation: I 7 Pattern che Stanno Cambiando il Business

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Nel nuovo episodio di 
AI Roadmaps
, 

Claudio Tonti
 e 
Nicola Bonora
 affrontano un tema tanto affascinante quanto inquietante: la sicurezza e l’affidabilità dei chatbot basati sull’intelligenza artificiale, partendo da un caso reale che ha generato grande dibattito.

<h3>
Il Caso Gemini: Quando l’AI Va Fuori Controllo
</h3>

Tutto inizia con un episodio sconvolgente che ha coinvolto 
Gemini
, il chatbot di Google. Durante una conversazione apparentemente normale, un giovane studente universitario del Michigan ha ricevuto messaggi scioccanti e culminati con un invito esplicito a togliersi la vita. Questo incidente ha sollevato interrogativi fondamentali sulla capacità dei chatbot di rispondere agli input umani in modo sicuro ed empatico.

Cosa è andato storto? L’episodio dimostra come anche i sistemi AI più avanzati possano generare risposte pericolose quando non configurati correttamente o quando privi di un monitoraggio adeguato. Gemini, progettato per aiutare, si è trasformato in un esempio di quanto una risposta inattesa possa sfuggire al controllo.

Il cuore della discussione si concentra sul principio del 
"non nuocere"
, un pilastro che dovrebbe essere al centro di ogni sistema AI. Tuttavia, ci si chiede: queste protezioni sono realmente efficaci o rappresentano solo una sovrastruttura superficiale? Soluzioni come il content filtering e i controlli etici migliorano costantemente, ma non sono infallibili. Un’AI, specialmente in contesti privati, può generare risposte problematiche quando il sistema sottostante fraintende l’intento umano.


<h3>Cosa Possiamo Imparare?</h3>
Il caso Gemini apre riflessioni importanti:
<ul><li>La configurazione è tutto:
 un’AI mal progettata può diventare un rischio, anche quando non è programmata per esserlo.</li>
<li>Monitoraggio e accountability:
 il controllo e la supervisione devono essere centrali, soprattutto nei contesti sensibili.</li>
<li>Fiducia consapevole:
 non dobbiamo mai dare per scontato che l’AI sia immune da errori o comportamenti dannosi.</li></ul>


Questo episodio ci invita a riflettere su quanto possiamo fidarci dei sistemi AI e su quali meccanismi dobbiamo implementare per garantire che non diventino un pericolo. 
Vuoi scoprire di più su cosa c’è dietro i chatbot e sul futuro della sicurezza nell’AI?
 🎧 Ascolta l’episodio completo e unisciti al dibattito.


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S3 - E24 Gemini: il chatbot di Google che ha suggerito ad un utente di togliersi la vita 

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Nel nuovo episodio di 
AI Roadmaps
, torniamo ad ospitare 
Carlo Rossetti
, CEO di DNA, per affrontare un tema cruciale per le aziende di oggi: come l’intelligenza artificiale può potenziare la comunicazione internazionale e migliorare la produzione di contenuti su scala globale. Con esempi concreti e riflessioni pratiche, Carlo ci guida in un viaggio tra innovazione, creatività e strategie per affrontare i mercati internazionali.
<h3>Un Nuovo Mondo per la Comunicazione Globale</h3>
L’episodio parte da una constatazione semplice ma essenziale: le aziende, soprattutto quelle italiane, hanno sempre più bisogno di comunicare in diversi mercati, adattando i contenuti a target e contesti culturali differenti. Raccontiamo come l’intelligenza artificiale sia diventata uno strumento indispensabile per affrontare questa sfida, permettendo di creare contenuti in più lingue, con avatar realistici e piani editoriali personalizzati per ogni mercato. La chiave? Automatizzare i processi mantenendo alta la qualità, per risparmiare tempo e ridurre i costi.

Tra gli esempi più interessanti condivisi, Carlo racconta di un progetto realizzato per una casa farmaceutica: grazie all’AI, sono stati creati 50 video di prodotto tradotti e adattati per diversi paesi, utilizzando avatar personalizzati per rendere il messaggio più efficace e culturalmente rilevante. Questi contenuti, pensati per formare dealer e venditori locali, sono stati poi trasformati in testi, pagine web e persino materiali per l’e-commerce, massimizzando il ritorno sull’investimento iniziale.
Un altro caso riguarda un editore internazionale, per il quale è stato sviluppato un piano editoriale unificato che ha permesso di ridurre drasticamente i costi di produzione, mantenendo un controllo rigoroso sulla qualità dei contenuti. Grazie a un workflow condiviso, i testi sono stati adattati per ogni mercato, ottimizzati con strumenti AI per la traduzione e il voiceover, e poi validati da esperti locali.
<h3>La Sfida della Qualità nella Quantità</h3>
Carlo sottolinea una sfida cruciale nell’era degli algoritmi: produrre una grande quantità di contenuti senza sacrificare la qualità. Le piattaforme richiedono un flusso costante di contenuti freschi per soddisfare i loro algoritmi e mantenere alta l’attenzione degli utenti. Questo richiede strategie precise e l’utilizzo di tecnologie AI per moltiplicare l’efficienza, ma sempre con una visione iniziale chiara e una regia esperta.

Questo episodio dimostra come l’intelligenza artificiale non sia solo un supporto, ma una forza trasformativa per le aziende che vogliono espandersi a livello globale. Automatizzando la creazione di contenuti e adattandoli ai mercati locali, l’AI consente di affrontare con successo la complessità della comunicazione internazionale. 
Vuoi sapere di più su come trasformare la tua strategia di contenuti?
 🎧 Ascolta l’episodio completo e scopri le best practice per rendere la tua comunicazione più efficace e scalabile.

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S3 - E23 Come l'AI permette di internazionalizzare i contenuti

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Nel nuovo episodio del podcast 
AI Roadmaps
, abbiamo il piacere di accogliere per la seconda puntata consecutiva 
Carlo Rossetti
, Ceo di DNA, la società del gruppo Websolute che da oltre 27 anni si occupa di Video Storytelling, Advertising and Youtube editor, per esplorare un tema che sta diventando cruciale per chi si occupa di contenuti digitali e musicali: l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella produzione musicale e le sfide legate alla legalità e ai diritti d’autore. 
Carlo ci guida attraverso un viaggio affascinante tra possibilità creative e accortezze legali, sottolineando come l’AI stia rivoluzionando il settore senza, però, poter prescindere da una guida esperta.

Con un approccio pratico e approfondito, l'episodio discute non solo le opportunità che l’AI offre, ma anche i rischi e le complessità legali che le aziende devono considerare quando utilizzano la musica e altri media generati artificialmente.

L’intelligenza artificiale offre oggi un’enorme opportunità per innovare la produzione musicale, permettendo a designer, marketer e imprenditori di creare musica originale in modo rapido e a basso costo, anche senza competenze avanzate. Tuttavia, come sottolinea Carlo Rossetti, accanto a questa libertà creativa emergono anche importanti implicazioni legali: molte aziende ignorano i requisiti di licenza delle piattaforme AI, rischiando sanzioni legate all’uso improprio di contenuti protetti da copyright, specialmente nei contesti commerciali. Nei social media, ad esempio, l’uso di brani famosi senza le autorizzazioni specifiche può avere conseguenze legali significative, e diventa essenziale comprendere i limiti d’uso e conservare le liberatorie necessarie. 

Inoltre, pur essendo un potente “esoscheletro” creativo, l’AI non sostituisce l’intuizione artistica umana: per ottenere contenuti di qualità, è fondamentale che il creativo guidi il processo e mantenga la propria visione, sfruttando l’AI come strumento di supporto che amplifica le capacità senza annullarle.

Ascolta l'episodio completo per scoprire 
le enormi possibilità e le insidie della produzione musicale con l’intelligenza artificiale.

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S3 - E22 L'utilizzo dell'AI nella Produzione Musicale e nei Contenuti Multimediali

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Nel nuovo episodio del podcast 
AI Roadmaps
, abbiamo il piacere di ospitare 
Carlo Rossetti
, Ceo di DNA, la società del gruppo Websolute che da oltre 27 anni si occupa di Video Storytelling, Advertising and Youtube editor, per esplorare un tema cruciale e attualissimo: 
come l’AI stia ridefinendo
 non solo 
i processi di produzione di contenuti 
ma anche le sfide e le opportunità per le aziende che vi si affidano. Insieme a 
Nicola Bonora
, Carlo ci 
racconta come l'AI permetta oggi di produrre quantità elevate di contenuti, adattabili a diversi canali digitali e multilingue, grazie a strumenti innovativi che consentono di risparmiare tempo e costi. Tuttavia, sottolinea come la qualità rimanga un obiettivo cruciale, raggiungibile solo attraverso un’integrazione strategica tra la creatività umana e le capacità dell'AI.

Oltre alla rapidità, l’AI rende più accessibili processi che prima richiedevano competenze tecniche specifiche, come l’editing audio e video o la creazione di voiceover in varie lingue. Questo approccio non solo riduce i tempi di produzione, ma apre anche a una personalizzazione senza precedenti, permettendo alle aziende di adattare i contenuti alle specifiche esigenze culturali di ogni mercato.

Nonostante l’automazione, l’esperienza e la visione creativa restano centrali. Carlo evidenzia come l’AI non sostituisca il pensiero strategico e la capacità di interpretare i desideri del cliente, ma amplifichi le possibilità di rispondere rapidamente e con qualità ai bisogni emergenti. Le aziende possono sfruttare questa tecnologia per restare competitive, senza rinunciare all’elemento umano che rende ogni progetto unico.

Nell'episodio si discutono anche le implicazioni legali legate all’uso dei contenuti generati dall'AI. Infatti, è fondamentale comprendere a fondo i termini di utilizzo dei software e le licenze di copyright. Dalla musica agli elementi visivi, ogni contenuto deve essere utilizzato in conformità con le normative per evitare violazioni di diritti e conseguenti sanzioni. Le aziende, quindi, devono adottare un approccio consapevole e informato nella gestione di queste nuove risorse.


Ascolta l'episodio completo per scoprire una delle rivoluzioni più significative del settore della comunicazione: l'integrazione tra AI e creatività umana. 

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S3 - E21 L'utilizzo dell'AI nella produzione di contenuti 

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AI Roadmaps
, 
abbiamo il piacere di ospitare 
Giulio Guidi
, AD di w.academy, la Digital Business School del gruppo Websolute, per esplorare un tema cruciale e attualissimo: 
come l'intelligenza artificiale sta trasformando la formazione aziendale
. Insieme ai nostri conduttori 
Claudio Tonti
 e 
Nicola Bonora
, Giulio ci guida attraverso le innovative modalità in cui l’AI viene impiegata per rendere l’apprendimento più accessibile, personalizzato e coinvolgente.

L'integrazione dell' AI nei percorsi formativi, può avvenire sia per i programmi di lunga durata come i master, sia in format più concentrati e specifici, come le masterclass aziendali. 
Due aspetti emergono in modo chiaro:
<ol><li>Personalizzazione e Flessibilità
: L’AI consente di analizzare il percorso di apprendimento degli utenti in modo dettagliato, identificando aree di forza e debolezza e adattando i contenuti alle esigenze individuali. Gli studenti possono interagire con assistenti AI avanzati e tutor digitali che forniscono supporto continuo, rispondendo alle domande e offrendo spiegazioni specifiche per ogni livello di comprensione.
</li>
<li>Microlearning e Accessibilità Multilingua
: In risposta alle sfide del tempo e della globalizzazione, l’AI permette di suddividere i contenuti in micro-pillole di apprendimento, brevi ma ricche, che si adattano perfettamente ai ritmi veloci del lavoro quotidiano. L’aspetto multilingua è fondamentale: i contenuti vengono tradotti e localizzati in varie lingue, con adeguamenti culturali che li rendono efficaci per un pubblico internazionale.</li></ol>

Giulio ci parla anche del grande impatto del microlearning, in cui l’AI aiuta a creare contenuti sintetici, dinamici e pronti all’uso. Questo modello consente ai dipendenti di formarsi nei momenti di pausa o tra un’attività e l’altra, con benefici in termini di praticità ed efficienza. Inoltre, grazie alla capacità di simulazione dell’AI, è possibile ricreare scenari reali per migliorare le competenze interpersonali e di vendita attraverso un’esperienza immersiva.


Ascolta l'episodio completo per scoprire come la combinazione di microlearning e AI stia trasformando il futuro della formazione aziendale, rendendola accessibile, personalizzabile e in linea con le esigenze moderne.

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S3 - E20 L'utilizzo dell'AI nella formazione

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, 
Claudio Tonti
 e 
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 ci accompagnano in un viaggio affascinante nel mondo dell’"istruzione" dell’intelligenza artificiale. Se hai mai sentito parlare di AI e ti sei chiesto come faccia a “imparare”, questa puntata è per te.

Il tema centrale? Capire insieme come istruire un’AI. Attraverso esempi concreti, parliamo di come avviene il processo di apprendimento di un modello AI, dalla raccolta delle informazioni necessarie fino al miglioramento delle performance.

Cosa aspettarti da questa puntata:

<ul><ul><li>Scoprirai i diversi metodi per istruire un’AI e quando è opportuno utilizzarli.</li>
<li>Capirai i limiti attuali e le difficoltà tecniche che gli esperti incontrano nel rendere un’AI davvero efficace.</li>
<li>Saranno approfonditi i concetti di fine tuning e Retrieval Augmented Generation (RAG), due approcci fondamentali per migliorare le prestazioni dei modelli AI.</li>
<li>Verrà trattata la questione dei costi e dell'efficienza nella gestione di modelli di grandi dimensioni, e di come questi possano influenzare il business.</li></ul></ul>


Ascolta l'episodio completo per immergerti nel mondo dell'AI e capire come l'addestramento di questi modelli sta trasformando il modo in cui le aziende lavorano.

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S3 - E19 Cosa significa "istruire" un'AI?

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Nel nuovo episodio del nostro podcast 
AI Roadmaps
, 
ci immergiamo in un argomento che farà sicuramente discutere gli appassionati di tecnologia e videogiochi: come l’intelligenza artificiale sta trasformando il mondo dei videogames.

Insieme a 
Claudio Tonti
, e 
Nicola Bonora
, 
esploriamo un progetto rivoluzionario targato Google, che potrebbe cambiare il futuro del gaming come lo conosciamo.


In questa puntata parliamo di 
GameNGen
, un esperimento innovativo dove l'AI non si limita a creare immagini o testi, ma genera l'intero mondo di gioco in tempo reale, senza bisogno del codice che tradizionalmente governa i videogiochi. Attraverso l'osservazione delle dinamiche di gioco, l'AI è in grado di ricreare le scene di giochi come 
Doom
, generando l'ambiente in cui si svolge il gameplay basandosi semplicemente sugli input del giocatore. Non si tratta più di costruire il gioco con regole e algoritmi scritti dall’uomo, ma di un’intelligenza artificiale che impara e genera autonomamente tutto ciò che avviene sullo schermo.

Cosa aspettarti da questa puntata:
<ul><ul><li>AI e Game Engine
: Scopri come l’intelligenza artificiale può cambiare radicalmente il modo in cui vengono sviluppati i videogiochi, eliminando la necessità di codice e aprendo la strada a nuove possibilità creative.</li>
<li>Videogiochi senza codice
: Con GameNGen, l'AI apprende dalle dinamiche di gioco e ricrea gli scenari basandosi esclusivamente sugli input, offrendo un'esperienza quasi indistinguibile dal gioco reale.</li>
<li>Implicazioni future
: Dai videogames alle simulazioni, questo approccio potrebbe estendersi a qualsiasi contesto, modificando completamente il modo in cui interagiamo con contenuti digitali.</li>
</ul></ul>

Se sei appassionato di AI, videogames o semplicemente curioso di scoprire come la tecnologia può stravolgere interi settori, non perderti questa puntata!

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S3 - E18GameNGen - Come l'AI sta rivoluzionando i videogames 

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Nel nuovo episodio del nostro podcast 
AI Roadmaps
, abbiamo esplorato l'incredibile versatilità dell’intelligenza artificiale e il suo impatto su diversi contesti aziendali. 

Insieme a 
Claudio Tonti
, e 
Nicola Bonora
, ci siamo immersi in casi concreti in cui l'AI sta trasformando i processi di business, dall'e-commerce al no-profit.


Durante la puntata, sono stati condivisi cinque esempi di applicazioni pratiche dell'AI:
<ul><li>E-commerce B2B
: Ottimizzazione delle descrizioni di prodotto per migliorare la comunicazione e la traduzione in più lingue.</li>
<li>Fashion e Casa
: Un assistente AI che aiuta i clienti a scoprire prodotti in modo personalizzato, rispondendo a domande aperte come farebbe un venditore in carne e ossa.</li>
<li>Settore No-Profit
: Un'assistente virtuale per raccontare la storia di un'organizzazione e rispondere alle domande del pubblico in modo coinvolgente e trasparente.</li>
<li>Supporto Aziendale
: Come l'AI sta diventando un alleato nella formazione continua e nel supporto quotidiano ai dipendenti, aiutando a seguire procedure e regole aziendali in modo fluido.</li>
<li>Community e Sostenibilità
: Creazione di una community AI-driven per promuovere i valori legati alla sostenibilità e all'economia circolare.</li></ul>



Ogni esempio mostra come l'AI non sia solo uno strumento tecnologico, ma un partner strategico che potenzia il business, migliora l’efficienza e crea esperienze uniche per clienti e dipendenti.

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S3 - E17 AI in azione in diversi contesti: scopriamo le applicazioni 

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.

In questo episodio insieme a Claudio Tonti e Nicola Bonora, esploriamo uno dei temi più caldi del momento: come l'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo in cui le aziende possono ottenere, analizzare e agire sui feedback. 

I due esperti analizzano il ruolo cruciale che il feedback gioca per le aziende e come spesso venga trascurato, nonostante la sua importanza vitale.

Il viaggio parte dalle difficoltà tradizionali delle aziende nel gestire il feedback, fino ad arrivare alle innovative soluzioni offerte dall’intelligenza artificiale.

 Come può l'AI trasformare la raccolta di feedback da un processo complesso e faticoso in un sistema automatizzato, efficace e personalizzato?

In questa puntata approfondiamo insieme:

<li>Come l’AI permette di raccogliere feedback qualitativi e quantitativi, superando le limitazioni delle classiche indagini a risposta chiusa.</li>

<li>Come personalizzare ogni intervista grazie alla flessibilità dell’intelligenza artificiale, che può adattarsi in tempo reale alle risposte degli intervistati.</li>

<li>Come l’AI può non solo analizzare le risposte, ma anche estrarre insight critici per migliorare il tuo business, ottimizzando il rapporto con clienti, partner e collaboratori.</li>

Parleremo insieme di progetti reali e riflessioni pratiche, dimostrando come l'intelligenza artificiale può cambiare radicalmente il modo in cui le aziende raccolgono e interpretano informazioni. 

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S3 - E16 Utilizzo dell'AI per la generazione e raccolta di feedback

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.

Se pensi che la navigazione tra le normative GDPR, la sicurezza dei dati e l'imminente AI Act europeo sia un viaggio complesso, preparati a un episodio interessantissimo che metterà in discussione le tue percezioni.

Nell'ultima puntata di "AI Roadmaps", Claudio Tonti e Nicola Bonora affrontano un tema di cruciale attualità: la regolamentazione della sicurezza dei dati nell'era dell'intelligenza artificiale. In un dialogo approfondito, i nostri esperti discutono le sfide e le opportunità che le aziende devono navigare per rimanere competitive e conformi nel nuovo panorama digitale.

Partendo dal GDPR fino alle nuove normative, esplorano come una corretta applicazione delle leggi non solo garantisca conformità ma apra anche porte a nuove opportunità di business. La sicurezza dei dati è al centro del dibattito, dove vengono analizzati con precisione i rischi e le strategie per proteggere i dati aziendali, mentre si utilizza l'AI per potenziare l'efficienza operativa e l'engagement dei clienti.
In conclusione, l'attenzione si sposta sul futuro con una discussione focalizzata sull'AI Act, proposto dall'Unione Europea. Questa sezione offre una prospettiva dettagliata sulle implicazioni legislative imminenti e su come le aziende possono prepararsi a questi cambiamenti, assicurando una navigazione sicura attraverso le nuove normative. 

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S3 - E15 AI e Regolamentazione: GDPR, sicurezza e privacy dei dati, il nuovo AI Act

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.

Se pensi che i configuratori online siano complessi e macchinosi, preparati a scoprire un nuovo approccio!

Nell'ultima puntata del nostro podcast 
AI Roadmaps
, i nostri esperti Claudio Tonti e Nicola Bonora affrontano un tema cruciale: come l'intelligenza artificiale può rivoluzionare l'esperienza d’uso nei configuratori digitali.

Abbiamo parlato di come l’AI può semplificare processi complessi, rendendo la configurazione di prodotti come mobili o automobili intuitiva e coinvolgente, trasformando quello che era un ostacolo in un'opportunità per creare un legame profondo con il cliente. La puntata esplora non solo la tecnologia, ma anche il futuro dei configuratori 3D, grazie all’integrazione di interfacce conversazionali basate sull’AI.

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S3 - E14 AI 2024: Il futuro dei configuratori digitali 

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.
In questo episodio del nostro Podcast insieme a Claudio Tonti e Nicola Bonora andremo alla scoperta di alcune delle novità più significative che ci sono state durante il periodo estivo e di ferie. 

Claudio Tonti e Nicola Bonora parlano di tutte le novità, gli aggiornamenti e i cambiamenti nel mondo AI che sono avvenuti in questo ultimo mese.
La percezione delle AI da parte degli utenti, lo sviluppo delle tecnologie e gli approcci ad esse non hanno subito alcun arresto; al contrario, hanno continuato a progredire e maturare.
Partendo dal presupposto che il codice nelle AI sta diventando sempre meno centrale: non è più l'output finale, ma piuttosto uno strumento per generare contenuti interessanti.

Novità 1
: Claude 3.5 Sonnet, rilasciato da Anthropic nell'agosto 2024, introduce diverse migliorie pensate per aumentare le prestazioni. Il codice, come detto, non è più l'output interessante ma diviene il mezzo. Questo è un esempio concreto in cui l'artifact esegue le funzioni richieste. Inoltre, è molto interessante anche la possibilità della condivisione dell'artifact, del fare mixing, per creare modelli di business virtuosi. 


Novità 2
: Democratizzazione dell'accesso alle AI. Stable Diffusion è un modello di intelligenza artificiale per la generazione di immagini, sviluppato da Stability AI e basato su una tecnica chiamata diffusione latente. Questo modello permette di creare immagini a partire da descrizioni testuali, simile a strumenti come DALL-E di OpenAI, ma con un approccio unico che permette maggiore personalizzazione e flessibilità. Sta divenendo sempre noto per essere open-source, permettendo a sviluppatori e utenti di modificarlo e integrarlo in diverse applicazioni.


Novità 3
: OpenAI ha lanciato SearchGPT, un motore di ricerca AI progettato per sfidare il dominio di Google. Questo nuovo strumento integra le potenti capacità generative di AI con risultati aggiornati in tempo reale dal web, fornendo risposte chiare e link a fonti esterne. SearchGPT punta a rivoluzionare il settore delle ricerche online, migliorando l'accuratezza e la trasparenza.

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S3 - E13 Back to Work: le ultime novità AI di agosto 

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.
In questa puntata del nostro podcast, ci immergiamo nel mondo meno visibile ma estremamente influente dell'intelligenza artificiale: l'AI Analytics. 

Claudio Tonti e Nicola Bonora ci conducono in un viaggio approfondito attraverso gli strumenti e le strategie che definiscono il successo dell'AI dietro le quinte. Discutiamo di come, tradizionalmente nascosti dalla vista, questi processi siano cruciali per misurare e guidare l'efficacia delle soluzioni AI nelle aziende.

Come possiamo realmente capire e misurare il successo delle nostre iniziative AI?

L'AI Analytics non è semplicemente una raccolta di dati numerici, ma una comprensione profonda delle dinamiche di interazione e soddisfazione degli utenti. "Non si tratta solo di numeri su un foglio Excel," spiegano gli host, "ma di comprendere le conversazioni, le esigenze e le reazioni delle persone coinvolte."

Il nostro viaggio si addentra poi nelle tecniche innovative usate per analizzare questi dati, mettendo in luce come l'intelligenza artificiale sia in grado di ascoltare e interpretare le conversazioni in modo anonimo e sicuro, offrendo insights senza precedenti. Questo approccio semantico, permette di clusterizzare le discussioni non solo per argomento ma anche per tono di voce e soddisfazione, trasformando semplici metriche in strumenti di decisione e miglioramento strategico.

Attraverso esempi concreti e discussioni approfondite, l'episodio svela come questi strumenti siano essenziali per navigare le sfide del mondo digitale e per garantire che le soluzioni AI non solo funzionino bene, ma rispondano efficacemente alle esigenze degli utenti.

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S3 - E12 IAI Analytics 

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.
In questa puntata del nostro podcast, Claudio Tonti e Nicola Bonora hanno esplorato come l'AI possa trasformarsi in un co-pilota per i brand, non solo assistendo ma guidando attivamente la creazione di contenuti coerenti e allineati con l'identità di marca.


Nel contesto attuale, l'AI non è più solo uno strumento di supporto; sta diventando un pilastro centrale nella strategia di brand. Durante il podcast, abbiamo discusso il concetto di "brand copilot", ovvero di AI che opera al fianco dei team creativi per garantire che ogni pezzo di comunicazione rispecchi i valori e il tono del brand. Questo strumento AI non solo preserva ma rafforza l'identità di marca attraverso la coerenza e la precisione.



Il "brand copilot" agisce come un regista che assicura che ogni nuova linea di prodotti, servizi o campagna pubblicitaria sia in armonia con il brand, proprio come un direttore della fotografia mantiene la coerenza visiva in un film.


L'adozione di AI nelle operazioni quotidiane non è solo una questione di efficienza, ma di trasformazione strategica. Essa permette alle aziende di rispondere rapidamente alle esigenze del mercato mantenendo un livello elevato di qualità e coerenza nei messaggi. Questo si traduce in una marca più forte e un impatto più significativo sul mercato.


La puntata ha anche toccato le implicazioni future di questa tecnologia, discutendo come l'AI possa essere utilizzata per anticipare le tendenze e adattarsi dinamicamente, garantendo che il brand non solo rimanga attuale ma anche leader nel suo settore.


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S3 - E11 Intelligenza artificiale e creatività

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In questa puntata del nostro podcast, Claudio Tonti e Nicola Bonora parlano attraverso l'esempio di un caso pratico, di come l'AI può essere applicata al settore turismo & experience.


L'AI può essere applicata al turismo & experience?

In questa puntata affrontiamo il rapporto tra AI e le tematiche di turismo ed experience attraverso il caso di Pesaro Capitale della Cultura 2024.

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S3 - E10 Turismo ed experience - Come l'AI può contribuire al successo

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In questa puntata del nostro podcast, Claudio Tonti e Nicola Bonora hanno esplorato la Retrieval Augmented Generation (RAG).

Cos'è il Retrieval Augmented Generation? 
Nei precedenti episodi abbiamo parlato di LLM, ossia un modello di apprendimento automatico di intelligenza artificiale specializzato nella comprensione e nella generazione di testo naturale. 
Tramite la RAG, è possibile estendere le capacità già avanzate degli LLM alla knowledge base già insita nel sistema, il tutto senza la necessità di riaddestrare il modello. Il principale vantaggio della RAG è quello di essere un approccio conveniente per migliorare l'output degli LLM affinchè rimangano pertinenti, accurati e utili in vari contesti.
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S3 - E9 Dalla generalità alla specificità attraverso la RAG

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In questa puntata del nostro podcast, Claudio Tonti e Nicola Bonora hanno esplorato i processi di discovery dell'AI e come questa possa ottimizzare il lavoro.


Quali sono i processi di discovery nell'ambito delle AI? 
In che modo l'AI aiuta la ricerca e l'approfondimento? 
L'AI può aiuta le aziende ad ottimizzare il lavoro? 

Il processo di scoperta dell'IA, noto anche come "processo di discovery dell'IA", si riferisce allo sviluppo attraverso il quale le organizzazioni identificano, esplorano e sfruttano le potenziali applicazioni dell'intelligenza artificiale per migliorare i loro processi, prodotti o servizi. 

In questo episodio entreremo nel vivo di questi temi, analizzando le opportunità e i limite dell'AI applicata al business.
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S3 - E8 I processi di discovery dell'AI - Come l'AI può ottimizzare il lavoro 

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Le novità dell'AI per maggio 2024. 

Scopriamo i nuovi strumenti e le traiettorie che stanno seguendo i grandi player:
<ul><li>
OpenAI con Chat GPT 4o: Scopriremo le nuove funzionalità e miglioramenti di ChatGPT 4o, l'ultima evoluzione del famoso modello di linguaggio di OpenAI.</li>
<li>
Google e le nuove funzionalità AI: analizzeremo le innovazioni introdotte da Google nel campo dell'intelligenza artificiale, evidenziando come queste possano essere applicate per migliorare i processi aziendali.</li>
<li>
Microsoft con Copilot Plus PC: approfondiremo le caratteristiche di Copilot Plus PC di Microsoft, un assistente AI progettato per ottimizzare l'efficienza lavorativa e semplificare le operazioni quotidiane.</li></ul>

Se sei interessato ad approfondire queste novità ascolta la puntata e segui il nostro podcast!
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S3- E7 AI 2024 - Novità AI di ChatGPT, Google e Microsoft

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.

Il nostro obiettivo: guidarvi attraverso un viaggio informativo che rivoluzionerà il vostro modo di comprendere e utilizzare l'AI nel vostro business.


In questo episodio Claudio Tonti e Nicola Bonora affrontano il tema del processo di design di un'applicazione AI e come questo sia differente quando l'applicazione che si sta progettando ha un core AI. 

Partendo la presupposto che il processo di design AI può essere suddiviso in diverse fasi e componenti chiave, un modo comune per strutturarlo è attraverso quattro leve fondamentali.

In questo episodio vedremo in maniera approfondita tali leve che compongono il processo di design AI.

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Lascia che AI Roadmapst ti conduca verso una nuova era di innovazione e successo aziendale grazie all'Intelligenza Artificiale. Oggi vedremo in maniera approfondita tali leve che compongono il processo di design AI.

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S3- E6 Quali sono le leve del processo di design AI?

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Il nostro obiettivo: guidarvi attraverso un viaggio informativo che rivoluzionerà il vostro modo di comprendere e utilizzare l'AI nel vostro business. 


In questa puntata Claudio Tonti e Nicola Bonora presentano il caso di Segafredo Zanetti. 

L'azienda leader nella torrefazione del caffè, si è rivolta a Websolute chiedendoci la risoluzione di un problema: dare ai propri clienti un supporto realtime, nonostante lingue diverse e la necessità di risposta immediata. 
La soluzione? AI Real Time Support.

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Per chi è affascinato dall'intelligenza artificiale e dall'impatto che potrebbe avere sulla tua azienda, questo episodio offre una prospettiva unica e approfondita, stimolando una riflessione critica sull'evoluzione tecnologica e il suo significato in un contesto più ampio. Un imperdibile appuntamento per capire dove ci sta portando la strada dell'innovazione in AI.
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S3- E5 AI e Brand: Il caso di Segafredo Zanetti 

<h2>L'intelligenza artificiale ha fatto irruzione nel panorama tecnologico contemporaneo, catturando l'interesse sia del pubblico che, soprattutto, delle grandi aziende.</h2>

Con una crescita che non sembra volersi fermare, facciamo il punto della situazione: qual è lo scenario attuale del mondo delle intelligenze artificiali? Come si stanno adattando i grandi del settore digitale a questo cambiamento? In questo articolo vediamo il caso di uno dei più grandi giganti della tecnologia degli ultimi vent’anni: Apple.

L’intelligenza artificiale ha creato una grande corsa, tra le aziende, per inseguire questa importante novità tecnologica: qualcuno ha avuto più successo, come NVIDIA e le sue GPU avanzate; altri invece si sono ritrovati a commettere degli errori importanti, come Google e i suoi risultati erronei nelle ricerche.  

Apple non è stata da meno e si è recentemente inserita nella competizione, come sempre, con il suo prodotto di marca: Apple Intelligence. Giocando con l’utilizzo della solita “i” che contraddistingue tutti i suoi prodotti, la multinazionale ha lanciato un modello unico che, allo stesso tempo, integra alcune delle sue funzioni passate.  

Nella sua versione locale, infatti, l’intelligenza artificiale migliora un supporto che già da tempo fa parte di Iphone e Ipad: Siri. Adesso l’iconico assistente virtuale può fornire un aiuto maggiore non solo grazie a un sistema di elaborazione dati più complesso, ma anche grazie a un accesso a maggiori informazioni: Siri può infatti “visualizzare” ciò che si trova al momento sullo schermo dell’utente e ha quindi maggiore contesto per elaborare una risposta più chiara, più precisa e più accurata.

Apple Intelligence: vecchi assistenti, nuove potenzialità  

A rendere tutto questo possibile, è stata una mossa non molto tipica per casa Apple: una partnership. Il colosso di Tim Cook può infatti offrire il servizio di Apple Intelligence grazie all'integrazione di ChatGPT, il sistema di OpenAi che è diventato uno dei simboli dell’avvento dell’intelligenza artificiale in quest’ultimo anno.  

Come parte di questa collaborazione, Apple è infatti ufficialmente parte del consiglio di amministrazione di OpenAi. Anche se ricopre un semplice ruolo da osservatore, e non ha quindi nessun potere decisionale sul mondo di ChatGPT, questo conferisce ad Apple una corsia preferenziale per scoprire tutte le novità future sull’intelligenza artificiale più diffusa e utilizzata di oggi: un vantaggio importante sui competitor.

La partnership con OpenAI 

Nonostante tutti gli spunti interessanti portati da Apple Intelligence, chi vive in Europa, ancora per un po’, non potrà interfacciarsi con questo nuovo strumento.

Non è un segreto che alcune decisioni di casa Apple abbiano portato a multe e richiami da parte delle istituzioni europee in passato, e l’integrazione del nuovo strumento AI non fa eccezione: alcune delle sue funzioni, infatti, sarebbero in contrasto con le norme UE che tutelano la concorrenza leale sulle piattaforme digitali. Per poter integrare questa novità in Europa, Apple dovrebbe adeguarsi al DMA (Digital Markets Act): quello che sappiamo finora è che il CEO Tim Cook sta attualmente cercando un accordo con la Commissione Europea. 

Solo il tempo potrà dire quale sarà il futuro delle intelligenze artificiali: per ora, Apple sembra essersi conquistata una posizione di vantaggio all’interno di questo nuovo mercato.

I limiti legislativi e istituzionali

Apple Intelligence: lo scenario AI a oggi e le novità di luglio 2024

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.
In questa puntata del nostro podcast, Claudio Tonti e Nicola Bonora hanno esplorato il mondo affascinante dei Large Language Models (LLM).
Gli LLM sono avanzati algoritmi di intelligenza artificiale progettati per comprendere e generare linguaggio naturale, una tecnologia che sta rivoluzionando il modo in cui interagiamo con le macchine.
Durante la puntata, i nostri esperti hanno spiegato le caratteristiche principali degli LLM, evidenziando come questi modelli vengano allenati su vasti database di testo per imparare a prevedere la parola successiva in una frase, consentendo così di generare risposte coerenti e sorprendentemente umane.
Nella puntata esploriamo le applicazioni pratiche degli LLM, da sistemi di assistenza clienti automatizzati fino a strumenti per la creazione di contenuti, dimostrando l'impatto significativo di questa tecnologia nelle nostre vite quotidiane e tocchiamo i temi dell'etica e della privacy, aspetti cruciali quando si parla di intelligenza artificiale.
Se ti sei mai chiesto come funziona ChatGPT o qual è il futuro dell'AI nel linguaggio naturale, questa puntata offre spunti profondi e accessibili su una delle tecnologie più intriganti del nostro tempo. Non perdertela!
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Per chi è affascinato dall'intelligenza artificiale e dal suo impatto sulla società, questo episodio offre una prospettiva unica e approfondita, stimolando una riflessione critica sull'evoluzione tecnologica e il suo significato in un contesto più ampio. Un imperdibile appuntamento per capire dove ci sta portando la strada dell'innovazione in AI.
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S3- E4 Cos'è e come funziona un LLM (Large Language Model)?

Cos'è e come funziona un LLM (Large Language Model)? - AI Roadmaps - Podcast E4 - S3

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.
In questo episodio, ci chiediamo che rapporto c'è tra Brand e AI.
Claudio Tonti e Nicola Bonora, si interrogano e cercano di dare risposta alla domanda:
Quale rapporto c'è tra Brand e AI?
L'introduzione dell'intelligenza artificiale ha rivoluzionato radicalmente il modo in cui i brand operano, lavorano e sviluppano le loro strategie.
Questo avanzamento tecnologico ha indubbiamente apportato cambiamenti significativi.
I brand che adottano in modo efficace l'intelligenza artificiale sono in grado di mantenere un vantaggio competitivo nell'attuale mercato?
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Per chi è affascinato dall'intelligenza artificiale e dal suo impatto sulla società, questo episodio offre una prospettiva unica e approfondita, stimolando una riflessione critica sull'evoluzione tecnologica e il suo significato in un contesto più ampio. Un imperdibile appuntamento per capire dove ci sta portando la strada dell'innovazione in AI.

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S3 - E3 Quale rapporto c'è tra Brand e AI?

Quale rapporto c'è tra Brand e AI? - AI Roadmaps - Podcast E3 - S3

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.
In questo episodio, parliamo delle novità AI di maggio 2024.
Claudio Tonti e Nicola Bonora, ci guidano tra le novità di questo mese dei grandi player: Open AI con Chat GPT 4.0, Google e le nuove funzionalità AI, Microsoft con Copilot Plus PC. 
L'obiettivo dell'episodio è esplorare le diverse traiettorie che queste aziende stanno percorrendo nell'integrazione dell'AI nel nostro quotidiano. Da OpenAI che sembra voler rendere l'AI un "compagno" sempre più capace ed integrato nella nostra vita, fino a Google che inserisce l'AI in modo quasi invisibile all'interno del suo ecosistema di prodotti.
Questo episodio solleva questioni fondamentali sull'impatto dell'AI sulla privacy, sulla responsabilità personale e su come interagiamo con queste tecnologie che stanno rapidamente diventando parte integrante della nostra esistenza.
Le riflessioni su come l'AI viene "delegata" per azioni quotidiane rispetto a una interazione più consapevole e diretta, ci spingono a considerare non solo come l'AI sta evolvendo, ma anche come noi evolviamo con essa.
Per chi è affascinato dall'intelligenza artificiale e dal suo impatto sulla società, questo episodio offre una prospettiva unica e approfondita, stimolando una riflessione critica sull'evoluzione tecnologica e il suo significato in un contesto più ampio. Un imperdibile appuntamento per capire dove ci sta portando la strada dell'innovazione in AI.

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S3 - E2 AI 2024 - Le novità e le traiettorie di OpenAI, Google e Microsoft

AI 2024 - Le novità e le traiettorie di OpenAI, Google e Microsoft - AI Roadmaps - Podcast E2 - S3

Benvenuti ad AI Roadmpas, esplora il futuro dell'AI con il podcast di Websolute.
Nella prima puntata vi raccontiamo il nostro obiettivo per questa terza entusiasmante edizione: guidarvi attraverso un viaggio informativo che rivoluzionerà il vostro modo di comprendere e utilizzare l'AI nel vostro business.
Che cosa può fare l'AI per la tua azienda?
In tre parole: ottimizzazione, performance, opportunità.
L'intelligenza artificiale apre degli scenari di innovazione che cambiano il posizionamento di mercato, gli obiettivi, gli approcci, le strategie e molto altro.
Quali sono i pattern di base? Creazione, analisi, richiesta, azione, obiettivo.
Se sei interessato ad approfondire questi argomenti non ti resta altro che seguire il nostro podcast! Lascia che AI Roadmaps - Podcast ti conduca verso una nuova era di innovazione e successo aziendale grazie all'Intelligenza Artificiale.
Se la puntata ti è piaciuta, lasciaci un commento oppure scrivici a 
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S3 -E1  Che cosa può fare l'AI per la tua azienda?

Che cosa può fare l'AI per la tua azienda? - AI Roadmaps - Podcast E1 - S3

L'intelligenza artificiale (IA) nel marketing si presenta come una soluzione innovativa, capace di trasformare il modo in cui le aziende gestiscono il loro business.

In un mercato sempre più competitivo, dove i margini di profitto sono sotto pressione a causa dell'aumento dei costi delle materie prime e dei servizi, le aziende italiane cercano soluzioni innovative per ottimizzare le loro strategie di marketing.

L'intelligenza artificiale (IA) nel marketing si presenta come una soluzione innovativa, un potente alleato, offrendo un vantaggio strategico significativo, capace di trasformare il modo in cui le aziende interagiscono con i clienti e gestiscono le risorse.

Analisi Comportamentale dei Clienti con l’IA

Attraverso l'analisi dei dati, l'IA può analizzare i comportamenti dei clienti, per identificare segnali di calo di interesse o potenziale abbandono, consentendo alle aziende di intervenire proattivamente e rafforzare la relazione con il cliente.

Consideriamo un'azienda che ha un costante flusso di ordini dai suoi clienti. Tradizionalmente, le aziende spendono cifre significative per acquisire nuovi clienti, pur perdendone alcuni ogni anno.

Un modello di IA può analizzare i comportamenti dei clienti esistenti per individuare, con mesi di anticipo, chi è a rischio di abbandono. Ad esempio, una diminuzione degli ordini o una riduzione delle comunicazioni possono essere indicatori.

Ottimizzazione della Spesa per l'Acquisizione Clienti

Una volta identificati i clienti a rischio, è possibile adottare misure mirate per mantenerli.

Invece di spendere cifre ingenti in nuove acquisizioni, l'azienda può reinvestire una frazione di quella somma nel mantenimento dei clienti, talvolta attraverso semplici azioni come offerte personalizzate o anche una telefonata, che può costare significativamente meno e avere un impatto maggiore.

Con l'IA, è quindi possibile ridurre questi costi reinvestendo una parte di queste risorse nella fidelizzazione per rafforzare i rapporti con i clienti attuali.

Efficienza e Ottimizzazione nel Marketing con l'IA

L'intelligenza artificiale offre alle aziende italiane un'opportunità unica per migliorare l'efficienza e ottimizzare le spese di marketing. Attraverso analisi comportamentali avanzate e interventi mirati, con l'utilizzo dell'IA le aziende non solo possono ridurre i costi, ma anche costruire relazioni più forti e durature con i clienti.

In un'epoca di marginalità in calo e costi crescenti, l'adozione dell'IA nel marketing non è più un lusso, ma una necessità strategica. Le aziende italiane che abbracciano l'IA nella loro strategia di marketing sono meglio posizionate per affrontare le sfide del mercato, migliorare l'esperienza cliente e garantire una crescita sostenibile a lungo termine.

Il Potere dell'IA nella Costruzione di Relazioni con i Clienti

L’Intelligenza Artificiale nel Marketing: Una Rivoluzione per le Aziende Italiane

La ricerca è il pilastro fondamentale su cui si basa qualsiasi strategia di successo.

Nel mondo del marketing digitale, spesso sentiamo parlare dell'importanza della ricerca.

Ma cosa significa veramente "fare ricerca"? Nel contesto aziendale odierno, la ricerca è una necessità per comprendere e navigare un panorama in continua evoluzione come quello del digitale.

Non si tratta solo di raccogliere dati, ma di intraprendere un'analisi approfondita e sistematica, fondamentale per permettere alle aziende di compiere scelte informate e strategiche.

La ricerca, pilastro per una strategia aziendale efficace

"Fare ricerca" in ambito digitale è un'attività strutturata che va in profondità e si basa su quattro pilastri chiave, che formano la base per ogni indagine di successo:
<ul><li>Contesto aziendale: Essenziale per qualsiasi strategia digitale, riguarda la comprensione degli obiettivi e dei vincoli dell'azienda. Ogni azienda ha mete specifiche e limiti unici che possono influenzare le decisioni. Comprendere gli obiettivi, i vincoli e le risorse disponibili per un'azienda determina il percorso che la ricerca prenderà e i limiti entro i quali andrà a operare.</li>
<li>Utenti finali: Sono la ragione per cui un'azienda esiste e a cui è destinata la strategia che stiamo creando. Capire i loro bisogni, desideri e comportamenti è cruciale.</li>
<li>Contenuti: Analisi dei messaggi chiave, dei valori dell'azienda e di come possono essere comunicati efficacemente agli utenti finali. Ciò che l'azienda ha da offrire, sia in termini di prodotti e servizi che di informazioni.</li>
<li>Concorrenza: È essenziale conoscere il mercato e dove si posiziona la tua azienda rispetto ai concorrenti, identificare i punti di differenziazione e riconoscere le opportunità sono elementi fondamentali.
</li></ul>
Da Dove Iniziare: Unire i Puntini

La teoria alla base della ricerca è solida, ma come si traduce in pratica?

Le tecniche di indagine possono variare, ma l'obiettivo rimane lo stesso: raccogliere informazioni preziose.

La fase di ricerca non si tratta solo di raccogliere dati, ma di collegare questi dati in un quadro coerente e significativo. Come affermava Steve Jobs, si tratta di "unire i puntini", ma prima, è essenziale raccoglierli e assicurarsi che siano quelli giusti.

<ul><li>Indagine Qualitativa: Si concentra sulla comprensione delle motivazioni e delle emozioni degli utenti, esplora il "come" e il "perché" dietro i dati, fornendo una comprensione profonda delle motivazioni e dei comportamenti.</li>
<li>Approccio quantitativo: Mira a raccogliere dati misurabili, spesso attraverso sondaggi e analisi di dati esistenti.</li>
<li>Analisi Competitiva: Guarda al di fuori dell'azienda per comprendere il panorama competitivo e identificare opportunità e minacce. Esamina i concorrenti per identificare gap e opportunità nel mercato.
</li></ul>
Come abbiamo detto, questi puntini che andiamo a unire devono essere quelli giusti. La fase di ricerca, quindi, può essere paragonata all'estrazione di diamanti in una miniera: bisogna scavare profondamente per trovare i diamanti grezzi, e solo attraverso la rifinitura e l'elaborazione questi diventano gioielli di valore inestimabile.

La stessa dedizione e meticolosità è necessaria nella ricerca per una strategia di marketing, non si può non dedicare tempo e risorse a questa fase cruciale.

In sintesi, la ricerca non è un lusso, ma una necessità. Che si tratti di un grande progetto o di una piccola iniziativa, la ricerca guida ogni decisione nella strategia digitale e assicura che ogni scelta sia basata su informazioni solide e approfondite.

In definitiva, non sottovalutare mai la forza della ricerca; essa è la base per trasformare le idee in strategie vincenti.

Il Processo di Ricerca e i Suoi Pilastri

La Ricerca: elemento fondamentale per una strategia aziendale efficace

La Strategia di un Sito Web nel Mondo Digitale di Oggi

Nell'attuale panorama digitale, un sito web è diventato uno strumento essenziale per le organizzazioni, svolgendo un ruolo centrale nella loro strategia digitale. Ma cosa rende un sito web davvero efficace?

La risposta dipenderà in gran parte dalla chiarezza degli obiettivi e dalla sua capacità di rispondere alle esigenze degli utenti.

L'importanza degli obiettivi strategici di un sito web

Difatti, la sua efficacia varierà in base a una serie di fattori che entrano in gioco:
<ul><li>Natura dell'Organizzazione: Una startup tech avrà esigenze diverse rispetto a un ente di beneficenza.</li>
<li>Tipo di Business: Un e-commerce avrà obiettivi differenti rispetto a un blog informativo.</li>
<li>Obiettivi Strategici: Alcuni potrebbero cercare visibilità, altri conversioni specifiche.</li>
<li>Pubblico Target: Ogni gruppo demografico ha abitudini e bisogni distinti online.</li></ul>

Un sito web rappresenta molto più di una presenza online per un'impresa o un'organizzazione. È un potente strumento di marketing e comunicazione che, se allineato con gli obiettivi strategici e la strategia aziendale, può produrre risultati tangibili. Tuttavia, per essere efficace, richiede una pianificazione accurata.

Prima di tuffarsi nella progettazione o nel redesign di un sito web, è fondamentale riflettere sulle motivazioni, “dirsi quali sono gli obiettivi e costruire un qualche cosa che sia aderente il più possibile a questi obiettivi".

Non si tratta solo di avere una presenza online, ma di comprendere appieno perché si desidera avere quella presenza e cosa si intende ottenere attraverso di essa. Alcune delle ragioni chiave potrebbero includere:

<ul><li>Raggiungere un pubblico più ampio: In un momento storico in cui la ricerca online è diventata una norma, un sito web può servire come vetrina per un'audience globale.</li>
<li>Fornire informazioni: Che si tratti di dettagli sul prodotto, servizi o la storia dell'azienda, un sito web è il luogo dove gli utenti possono trovare le informazioni di cui hanno bisogno.</li>
<li>Generare lead o vendite: Per le aziende orientate alla vendita, un sito web può agire come un punto di conversione per i clienti.</li>
<li>Stabilire autorialità: Un sito ben progettato e informativo può aiutare a stabilire la credibilità e l'expertise in un particolare settore o nicchia.
</li></ul>
Per determinare gli obiettivi che si intende raggiungere con il proprio sito web è necessaria un'analisi profonda e ponderata, che sia allineata con la strategia aziendale.

È consigliabile procedere per fasi:

<ol><li>Definizione degli Obiettivi: Prima di ogni altra cosa, è fondamentale stabilire cosa si intende ottenere con il sito in termini di obiettivi strategici.</li>
<li>Allineamento con la Strategia Aziendale: Il sito deve riflettere e supportare la strategia complessiva dell'organizzazione.</li>
<li>Misurazione e Valutazione: Una volta lanciato, il sito deve essere costantemente monitorato e valutato in base ai risultati ottenuti, per garantire un ritorno sull'investimento.
</li></ol>
Personalizzazione in Base al Target

Una volta identificati gli obiettivi, è essenziale concentrarsi sugli utenti specifici che si desidera raggiungere. A seconda dell'organizzazione, del business e degli obiettivi, l'approccio varierà:

<ul><li>Analisi delle abitudini degli utenti: Comprendere come e perché gli utenti visitano un sito può guidare le decisioni in merito al design e al contenuto.</li>
<li>Identificazione dei bisogni: Sapere cosa gli utenti desiderano o necessitano può aiutare a strutturare il sito in modo efficace.</li>
<li>Feedback e interazione: Ascoltare gli utenti e apportare modifiche in base ai loro feedback può aumentare l'efficacia del sito nel tempo.
</li></ul>
Creare un sito web non riguarda solo l'essere online, ma rappresenta una decisione strategica che richiede una profonda riflessione sugli obiettivi, l'audience e le esigenze del business.

Per le organizzazioni pronte a navigare in questo viaggio digitale, un sito web ben progettato può offrire un ritorno significativo sull'investimento, sia in termini di visibilità che di conversione, posizionandosi come un elemento chiave nella loro strategia digitale.

Gli Obiettivi Strategici di un Sito Web

Un brand non rappresenta solo un logo o un prodotto; simboleggia la capacità dell'azienda di far fronte alla concorrenza e di creare valore.

In un mercato globalizzato, il concetto di brand e di ambizione sono intrinsecamente collegati, la relazione tra questi è oggi più rilevante che mai.

Un brand, per definizione, deve essere ambizioso. Deve aspirare a distinguersi, a essere riconosciuto e a trovare il suo posto nel cuore e nella mente dei consumatori.

Ma come può un brand ambizioso tracciare la sua strada in un mondo digitale e in evoluzione?

Tra Ambizione e Branding nel Contesto Italiano

Come sottolineato, un brand senza ambizione è come una nave senza bussola. Questo concetto, profondamente radicato nella natura di qualsiasi brand, ha un significato particolare nel contesto italiano.

In Italia abbiamo aziende pazzesche che fanno prodotti incredibili; esempi eclatanti di imprese che producono articoli unici e di altissima qualità, superiori a molti concorrenti globali.

Alcune di queste aziende sia piccole che grandi, che aspirano a una presenza maggiore, sono già ampiamente riconosciute a livello mondiale, mentre altri hanno un potenziale ancora inespresso.

L'Ambizione: Elemento Fondamentale per un Brand di Successo

Come può un brand trasformare la sua ambizione in realtà nel mondo digitale?

Nel mondo digitale, l'ambizione da sola non basta. Per realizzare le aspirazioni, è essenziale avere una strategia chiara. Le Roadmaps Digitali fungono da guida:
<ul><li>Strategia a Medio e Lungo Termine
: Questo approccio aiuta le aziende a posizionarsi in un panorama in continuo cambiamento e a prepararsi per le sfide future.</li>
<li>Operazioni Tattiche a Breve Termine
: Mentre la visione a lungo termine è cruciale, le azioni immediate e tattiche sono essenziali per ottenere risultati rapidi e per rispondere alle mutevoli esigenze del mercato.</li></ul>

Le Roadmaps Digitali: Strumenti che step by step indicano la strada per raggiungere l’obiettivo

Nell'attuale paesaggio digitale, le aziende italiane investono solo un terzo rispetto ai loro omologhi americani e inglesi in marketing.

Questi ultimi sono considerati il benchmark mondiale in termini di investimenti e abilità nel marketing. L'Italia ha, quindi, un notevole margine di miglioramento per sfruttare le potenzialità dei propri marchi.

Investimenti e Potenziale nel Marketing Digitale

Se esaminiamo i budget di marketing delle aziende italiane, possiamo notare una notevole discrepanza rispetto ai leader mondiali come gli Stati Uniti e il Regno Unito. Questo divario non solo indica una differenza in termini di investimento ma anche nell'importanza attribuita al potenziale del marketing digitale.

<ul><li>Differenza negli Investimenti: Le aziende italiane investono solo il 33% rispetto a nazioni come USA e UK.</li>
<li>Targeting Efficiente: La digitalizzazione offre la possibilità di raggiungere un pubblico specifico, come nel caso delle cucine, dove il target è molto ristretto e specifico.</li>
<li>Migliorare la Comunicazione: L'opportunità non sta solo nel "raggiungere" il target, ma nel "comunicare" efficacemente.
</li></ul>
La Sfida dell'Adattabilità nel Mondo Digitale

Nonostante le opportunità chiare, molte aziende mostrano una certa inerzia nel modificare la loro strategia. Questo può essere attribuito alla resistenza al cambiamento e all'attaccamento a metodi tradizionali che hanno funzionato in passato. Tuttavia, il mondo digitale richiede un approccio diverso:

<ul><li>Riconoscere l'Opportunità: Identificare e accettare che il digitale offre enormi opportunità per il marketing.</li>
<li>Riallocazione delle Risorse: Le aziende devono essere pronte a spostare risorse dai canali tradizionali a quelli digitali.</li>
<li>Agire Rapidamente: Nel mondo digitale, la rapidità di adattamento può fare la differenza tra il successo e l'insuccesso.
</li></ul>
In sintesi, il marketing digitale è un'opportunità inesplorata che le aziende italiane dovrebbero sfruttare. La chiave del successo risiede nella capacità di adattarsi e reinventare le proprie strategie in un mondo in continua evoluzione.

Opportunità Digitali: Ottimizzare gli Investimenti nel Marketing

Il panorama del marketing digitale è in piena metamorfosi, grazie alle nuove tecnologie che stanno emergendo.

Un settore in cui l'IA mostra una rilevanza crescente è la ricerca organica nel web. L'introduzione dei Large Language Models (LLM), come ChatGPT, sta rivoluzionando il concetto di ricerca organica, rendendo essenziale per le aziende capire il loro potere e le opportunità offerte.

LLM SEO e ChatGPT: Come Reinventano la Ricerca Organica nel Mondo Digitale

La ricerca organica, ovvero il modo in cui i contenuti vengono trovati gratuitamente sul web, ha visto un cambiamento radicale recentemente. Se in passato era guidata principalmente da parole chiave e ottimizzazione SEO, oggi, grazie a sviluppi nell'ambito dell'IA come gli LLM, sta vivendo un rinnovamento.

Ma qual è il ruolo dei LLM in questo scenario?

LLM SEO: Il Futuro della Ricerca Organica

ChatGPT
, uno dei principali esempi di 
LLM
, è un sistema di intelligenza artificiale evoluto, addestrato su enormi set di dati per interpretare e produrre linguaggio in modo pertinente e coerente. Questi modelli stanno cambiando il modo in cui concepiamo e affiniamo i contenuti web:
<ul><li>Generazione Automatica di Contenuti
: Gli 
LLM 
offrono la possibilità di creare contenuti pertinenti, contestualmente appropriati e di alta qualità, rapidamente ed efficacemente.</li>
<li>Ottimizzazione SEO Avanzata con ChatGPT
: I modelli come 
ChatGPT
 possono analizzare le tendenze delle parole chiave e suggerire modifiche per migliorare la visibilità dei contenuti, ottimizzandoli per la 
ricerca organica
.</li>
<li>Interazioni Personalizzate
: La capacità di questi modelli di processare informazioni vastissime permette di fornire risposte su misura per gli utenti, arricchendo la loro esperienza e incentivando la fidelizzazione.</li></ul>

In sintesi, la combinazione dell'intelligenza artificiale offerta dagli 
LLM 
con la 
ricerca organica
 rappresenta una trasformazione profonda e potente. Grazie all'evoluzione dei modelli linguistici, le aziende possono ora sfruttare questi strumenti per espandere la loro visibilità digitale, offrendo contenuti sempre più pertinenti sui motori di ricerca. È quindi fondamentale per le imprese capire il valore di tale innovazione per mantenere un vantaggio competitivo nel dinamico mondo del marketing digitale.

LLM e ChatGPT SEO: Modellare la Ricerca Organica

Da quando la ricerca su Google è stata lanciata per la prima volta nel 1998, l'azienda è diventata il marchio più prezioso al mondo.

Negli ultimi anni però è emersa una nuova forza attrattiva: i social media, che hanno spostato il potere da Google e cambiato il modo in cui scopriamo le informazioni.

Google è stato il principale motore di ricerca per oltre due decenni e durante questo periodo ha subito tantissime modifiche al suo algoritmo di ricerca. Questi cambiamenti hanno influenzato notevolmente il modo in cui vengono classificati i siti Web (e di conseguenza anche il loro sviluppo) e il modo in cui gli utenti cercano informazioni online.

<blockquote>Ciò che contraddistingue Google dagli altri motori di ricerca è che ha reso possibile fornire risultati che corrispondano sempre di più alle intenzioni dell'utente, anticipando spesso le loro necessità.</blockquote>
Grazie a tecniche di machine learning e intelligenza artificiale, Google è stato in grado di comprendere il contesto di una ricerca, interpretare il significato di una query e restituire risultati sempre più rilevanti.

Finchè quindi la ricerca di informazioni online è diventata una parte essenziale della vita quotidiana, anche su nozioni e risultati che in fondo conosciamo già.

Sebbene poi Google cerchi di soddisfare le esigenze degli utenti, ha anche una sfida contraddittoria: mantenere gli utenti sulle proprie pagine dei risultati di ricerca. Con l'obiettivo di migliorare ulteriormente l'esperienza dell'utente, Google ha introdotto molte nuove funzionalità direttamente nelle SERP.

Un esempio chiave è il 
Knowledge Panel
, che fornisce informazioni direttamente sulla pagina dei risultati, diminuendo così il traffico dei siti web.

Uno degli ultimi esempi invece, sono le PPA (
People also ask
), di cui abbiamo parlato 
<a href="https://www.websolute.com/blog/google-come-motore-di-risposta-le-people-also-ask-paa">qui</a>
.

Ma mentre Google dominava il mondo della ricerca, le piattaforme di social media come Facebook, Twitter e Instagram crescevano in popolarità e con un obiettivo comune: la connessione delle persone e l’orientamento personalizzato dei contenuti.

La ricerca è nata con Google

Con l’avvento dei social media, il comportamento di ricerca ha iniziato a cambiare in modo significativo. La comodità della ricerca all’interno delle piattaforme social, unita agli aggiornamenti in tempo reale e alle nuove potenzialità degli algoritmi social, ha creato una nuova aspettativa di immediatezza e pertinenza che Google, seppur esista il circuito news, non riesce a fornire. Gli utenti ora si aspettano risposte immediate dai loro social network.

Siamo certi che Google non resterà a guardare e avrà già qualche nuova feutures in sviluppo per mantenere alta la fedeltà dei sui utenti.

Per ora però, per argomenti specifici, il 40% degli utenti della generazione Z si rivolge a TikTok o Instagram prima di eseguire una tradizionale ricerca su Google.

L’ascesa della ricerca social

L'Importanza dell'Utente per Google e l'Evoluzione delle Ricerche

Con oltre 1,05 miliardi di utenti Internet nel 2023, la popolazione cinese fa sempre più affidamento sul web per cercare informazioni sulla reputazione di un marchio, recensioni, immagini, video, ecc. Baidu è il motore di ricerca cinese più popolare come il 5° sito web più consultato al mondo.

Abbiamo già visto che fare seo in Cina può essere molto difficoltoso, anche solo per scegliere quale bollino di presentazione farsi accreditare. Allora perchè non scegliere di approdare in questo mercato direttamente attraverso I collegamenti sponsorizzati?

Inoltre non dimentichiamo che i risultati della ricerca PPC sono percepiti in modo diverso in Cina, dove la fiducia nella ricerca a pagamento è maggiore rispetto all’Occidente (ma gli annunci a pagamento e i risultati di ricerca naturali sono più difficili da distinguere).

Esistono alcune limitazioni per quanto riguarda gli annunci Baidu, in particolare per i prodotti sanitari e farmaceutici per i quali dovrai prima parlare con uno specialista.

Baidu, con il suo sistema di Search Engine Marketing (SEM) chiamato Feng Chao (凤巢), non è poi così diverso dal nostro Google Ads. Vediamolo insieme.

Aprire un profilo pubblicitario Baidu Pay Per Click è difficile, richiede tempo, ma non è impossibile.

In generale i passaggi da seguire per aprire un profilo PPC Baidu sono:

<ol><li>Avere una licenza licenza commerciale valida in Cina.</li>
<li>Preparare un sito web cinese, non solo in lingua cinese ma visibile sul web cinese.</li>
<li>Preparare uno screenshot della home page del sito visibile in Cina.</li>
<li>Inserire le informazioni dell’azienda sul sito web del governo cinese.</li>
<li>Preparare un estratto conto bancario aziendale.</li>
<li>Firmare il contratto proposto da Baidu.</li>
<li>Effettuare il deposito iniziale per otteenere i dati per il login.</li></ol>

Come si apre un Profilo Pay Per Click su Baidu?

Il costo della pubblicità PPC su Baidu dipende dal settore e anche dal tipo di consumatore a cui si rivolge l’annuncio, in termini di sesso, età e posizione sociale. Rispetto ad altre opportunità pubblicitarie in Cina, questo rende Baidu uno dei canali di marketing più convenienti del paese. I prezzi delle offerte per le parole chiave degli annunci però possono variare, pertanto la campagna deve essere monitorata attentamente per non far lievitare troppo la spesa.

Di solito, i marchi devono spendere circa $ 1500- $ 3000 per lanciare la loro campagna, questo perché il CPC medio su Baidu è di circa $ 0,5- $ 1,00.

Costi di una campagna PPC su Baidu Feng Chao

<ol><li>Non usare semplicemente Google Translate: questa è la nostra regola numero uno per il mercato digitale cinese e, in questo caso, Baidu PPC. Usare una traduzione automatica non funziona. La traduzione automatica spesso è del tutto sbagliata, quindi consigliamo sempre di affidarsi ad un madrelingua.</li>
<li>Non affidarti alla tua strategia Google: se una strategia funziona per Google non significa che funzioni anche per il mercato cinese. Devi pensare fuori dallo schema e pensarne uno nuovo.</li>
<li>Implementa una strategia e un budget a più livelli, diversificando le città metropolitane più grandi di livello 1, quelle più piccole di livello 2 e così via. Le città di livello superiore sono generalmente più aperte ai marchi stranieri, ma anche i cittadini di città di livello 2 e 3 cercano buoni prodotti esteri. È una parte emergente della popolazione che i brand stranieri dovrebbero prendere in considerazione. Suggeriamo di localizzare maggiormente gli annunci sulle città di livello 1 e, di conseguenza, adattare il budget.</li>
<li>Ottimizza per i dispositivi mobile. Millennials e Genz non sono le uniche generazioni che utilizzano fortemente i dispositivi mobili in Cina, ma anche le generazioni più anziane. L'ottimizzazione mobile non dovrebbe includere solo il sito web ma anche gli annunci.</li>
<li>Promuovi offerte speciali: i cinesi sono sempre entusiasti quando vedono che ci sono offerte speciali su prodotti e servizi. Non appena leggono parole come "saldi, tempo limitato ed edizione speciale" non riescono a resistere. Questo aiuta notevolmente il tuo ROI.
</li></ol>

Alcuni suggerimenti iniziali

Sono consentiti più caratteri negli annunci PPC Baidu che negli annunci Google

Hai più spazio per descrivere dettagliatamente i tuoi prodotti, servizi o offerte speciali, così puoi trarne vantaggio. Rispetto a Google Adwords, su Baidu potrai scrivere più caratteri per quanto riguarda il meta-titolo dei tuoi annunci. Le specifiche sono 50 caratteri per il titolo e 80 caratteri per ciascuna riga del testo dell'annuncio (in totale due righe).

Utilizzo della prima riga del testo dell'annuncio su Baidu PPC

A differenza di Adwords, gli inserzionisti possono scegliere di scrivere solo sulla prima riga di un annuncio Baidu e di lasciare vuota la seconda riga. Tuttavia, è molto importante tenere presente che, anche se decidi di scrivere su entrambe le righe del tuo annuncio Baidu, non verranno necessariamente visualizzate entrambe, poiché dipende da dove verranno visualizzate.


Baidu in genere non visualizza entrambe le righe del testo dell'annuncio a meno che un annuncio non raggiunga il massimo livello di pertinenza. Le prime posizioni saranno caratterizzate da entrambe le linee, ma le quattro posizioni più basse probabilmente no. Ecco perché ti consigliamo vivamente di scrivere la prima riga del tuo annuncio in modo che possa stare da sola (in termini di grammatica e significato) in modo da non avere problemi anche se la seconda riga non verrà visualizzata.

Attenzione alle landing page

È fondamentale indirizzare il traffico verso le opzioni più pertinenti, la creazione di pagine di destinazione locali per tipi e categorie di prodotti specifici è un must. Inoltre, dovresti dare la priorità alle pagine statiche poiché la velocità di caricamento della pagina verrà presa in considerazione su Baidu e anche il tuo ranking può dipendere da questo.

Meno parole negative rispetto a Google Adwords

Può essere una brutta notizia per gli inserzionisti abituati a elencare parole chiave a corrispondenza inversa su Adwords: Baidu consente solo un totale di 100 parole chiave a corrispondenza inversa, molto meno rispetto a Google Adwords.

Mi serve usare Baidu PPC?

Sebbene Baidu PPC sia utile per avviare il tuo progetto e ottenere traffico all'inizio, a lungo termine i costi di questa piattaforma possono diventare importanti.

Ecco perchè il nostro consiglio è sempre quello di attivare in parallelo anche una strategia SEO, che possa in parte attutire i costi e permettere accessi al sito, seppur più bassi, costanti.

Dettagli utili per l’impostazione di una campagna

Baidu PPC

Large Language Models significa la morte della seo oppure il potenziamento dei motori di ricerca?

Un milione di persone si erano registrate per utilizzare ChatGPT nei primi cinque giorni, Microsoft Bing ha già messo in azione un chatbox con Chat GPT 4 sulle sue serp e anche Google, ma solo per gli iscritti al programma Labs con Bard. Questo cambiamento richiede un nuovo sguardo alle strategie SEO, ma il seo non morirà, neppure questa volta!

L'arrivo sul grande schermo dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) ha alzato un gran polvericcio sul loro impatto diretto sulla seo: è indubbio che la capacità dei primi a elaborare contenuto e fornire risposte a qualsiasi tipo di domanda possa in parte fare vincere sui secondi, ma la realtà dei fatti è più complessa.

Non dobbiamo dimenticare che i motori di ricerca usano già da tempo l’intelligenza artificiale e non dobbiamo tralasciare che i motori di ricerca tradizionali restituiscono infinite pagine di risultati che per i più giovani, allenati a risposte immediate e rilevanti, sono travolgenti e frustranti per l'enorme quantità di informazioni da dover analizzare prima di avere una risposta.

Vediamo insieme cosa cambia per chi, con la ricerca organica sui motori, ci lavora.

Capiscono da soli il contesto

Quello che Google ha impiegato un decennio a fare con riconoscimento IP, geolocalizzazione, analisi ricerche precedenti, storico ricerca e comportamento sulle serp, ovvero capire la sfumatura della ricerca di ogni utente per fornire siti web più adeguati ad essa, l'Intelligenza Artificiale lo fa di default in base alla domanda che gli viene fatta e ai termini che vengono utilizzati (sì, le parole sono importanti, cit.).



Ci forniscono un solo risultato

In realtà non è proprio così, ma la risposta che un LLM sa darci è certamente più chiara delle serp infinite di Google. È già certo che sulle generazioni Z e Alpha hanno già vinto.
Usa un linguaggio colloquiale
Niente più title pieni di keywords e descrizioni da iperbolanti CTA, la risposta è data in maniera colloquiale, percependo la qualità e quantità degli approfondimenti desiderati.
Ci conosce
Sarà molto difficile attivare la navigazione da incognito, ogni utente avrà risultati in base al suo contesto di ricerca.
In cosa i bot vincono sugli LLM
Stochastic parrots. 🦜
Così Emily M. Bender nel suo articolo On the Dangers of Stochastic Parrots: Can Language Models Be Too Big? definisce I modelli linguistici. Le loro risposte appaiono fluide e verosimili, ma non ne elaborano il significato! Chi garantirà per risposte non corrette ancora non è dato saperlo.
Usando una ricerca su Google classica usiamo ancora con attenzione il nostro processo di analisi, su Chat GPT lo perdiamo, affidandoci allo stile colloquiale, e questo può trarci in inganno, o può convircerci di aver ottenuto già la risposta.
Lot of data, few point of view
L’impatto con la ricerca attraverso I modelli linguistici porta a rinforzare I concetti più comuni ma a perdere di vista le minoranze o le voci dissonanti. Questa pluralità di ricerca è invece ancora possibile tramite serp e keywords.

In cosa gli LLM vincono sui bot

LLMO rappresenta un cambio di paradigma nel modo in cui i motori di ricerca valutano e classificano i contenuti.
I modelli di linguaggio di grandi dimensioni, come quelli che alimentano i motori di ricerca, sono ora in grado di comprendere il contesto e le sfumature delle aziende e le intenzioni degli utenti solo da come è formulata la ricerca.
Cathy Edwards, vicepresidente dell'ingegneria di Google, ha annunciato all'I/O che la società sta integrando Bard nel suo motore di ricerca e che – per ora – l'inclusione è garantita ai contenuti di 
alta qualità
.
Per avere successo in questo nuovo panorama quindi, le aziende dovranno prima di tutto rimanere aggiornate sugli sviluppi dei diversi applicativi, ma soprattutto allineare le proprie strategie di contenuto complessive dimostrando competenza, autenticità e autorità. Ciò significa che le aziende devono investire nella produzione di contenuti ben studiati, accurati e completi che si distinguano dalla concorrenza. Diventando fonti affidabili di informazioni preziose, le aziende possono rafforzare la loro presenza online, attrarre lettori fedeli ed essere parte della rivoluzione dell'IA.

LLMO 

Continuare a fare SEO nell’era dei LLM (modelli linguistici di grandi dimensioni)

Tra i due litiganti Bing Chat gode?

Da qualche giorno anche Bard è disponibile a tutti nella versione web e insieme a ChatGPT e Bing Chat entra nella competizione delle applicazioni legate all'Intelligenza Artificiale.

La commercializzazione dell'AI viene oggi offerta in molteplici opzioni. Alcuni servizi di chatbot basati sull'AI sono gratuiti e accessibili a tutti, mentre altri possono richiedere un pagamento per accedere a funzionalità avanzate, mentre le Api (Application Programming Interface) consentono alle aziende di integrare l'AI nelle proprie applicazioni o servizi.

A questo punto la domanda è: quale scegliere?
È difficile dire quale chatbot sia il migliore, poiché ognuno ha i suoi punti di forza e di debolezza.

Vediamo alcune differenze tra Bing Chat, Bard e ChatGPT:

La tecnologia Generative Pre-trained Transformers (GPT) è la base di Bing Chat e ChatGPT. Questi modelli di linguaggio sono stati sviluppati da OpenAI e addestrati su enormi quantità di dati testuali. Sono stati poi perfezionati per compiti di elaborazione del linguaggio naturale (NLP).

Bing Chat sfrutta anche DALL-E per la generazione di immagini a partire da un prompt testuale, feature che OpenAI ha integrato al suo chatbot mediante l’uso di plugin, dunque non direttamente in ChatGPT.

Google Bard si basa sul modello linguistico LaMDA, il quale finora è in grado di gestire esclusivamente input e output testuali, ma ha promesso che integrerà presto la gestione di immagini.

Tecnologia

Bard è limitato da fattori diversi rispetto a ChatGPT. Ad esempio, Bard non può generare testi che siano offensivi o dannosi.

Fattori di limitazione

Bard è stato addestrato su un dataset di testo e codice molto più grande rispetto a ChatGPT, che come ben sappiamo, dispone di dati pertinenti a fatti accaduti e analizzati prima del 2021, quindi non può fornire output relativi a eventi storici o sportivi recenti. Questo significa che Bard ha una migliore comprensione del mondo e può generare testi più creativi e informativi.

Dataset di allenamento

Al momento tutti e tre i servizi risultano gratuiti, eccetto per ChatGPT che, oltre al piano a costo zero, offre un abbonamento Plus per accedere all’ultimo modello linguistico rilasciato sul mercato – seppur con un massimo di 40 ricerche ogni poche ore – e saltare la coda in caso di richieste d’utilizzo particolarmente elevate. Nel mentre, Bing Chat è completamente gratuito, da poco tempo ha introdotto le pubblicità (non invasive) nei risultati di ricerca per contribuire alla gestione del servizio, e offre GPT-4 per un massimo di 200 sessioni giornaliere, includendo la generazione di immagini. Anche Google Bard risulta accessibile senza costi aggiuntivi, ma con importanti limiti geografici e lato feature.

Prezzi

Bing Chat è integrato in Microsoft Edge, quindi è un modo più integrato e personalizzato per cercare risposte. Questo lo rende un potente assistente di ricerca.

Sia ChatGPT che Bing Chat utilizzano i modelli linguistici di OpenAI , il che significa che, per la maggior parte, generano risultati molto simili. La più grande differenza tra loro è che Bing Chat è anche alimentato da Prometheus di Microsoft, un modello che integra Bing Search con lo strumento AI, ma sappiamo bene - vista la scarsa frequentazione delle Bing search - quanto questa sia poco affidabile.

Google Bard invece è stato addestrato su un grande set di dati di testo e codice, tra cui libri, articoli, codice e script e utilizza Google Search per cercare informazioni aggiornate dal web.
Da questa rapida analisi, per lo stato attuale dei fatti quindi, ogni strumento è funzionale a uno scopo ben preciso.

ChatGPT è lo strumento ideale per la creazione sia per i contenuti evergreen, nella ricerca di stimoli creativi per la realizzazione di testi adatti ai blog, di video da caricare su YouTube, o persino di interi business plan o progetti di marketing.

Bard è fenomenale per la sua disponibilità di contenuti aggiornati, quindi può aiutarci nelle nostre attività quotidiane, come prenotare appuntamenti, fare acquisti o trovare informazioni.
Con Bing Chat possiamo fare entrambi, ma dobbimo essere disposti a spostarci su Edge😊.

Funzionalità

ChatGPT, Bard e Bing Chat

Le recensioni hanno trasformato ormai il modo in cui i consumatori prendono le loro decisioni di acquisto ed è per questo che sono diventate un fattore determinante per la reputazione di un Brand.

Sfrutta il potere delle opinioni degli utenti per creare un vantaggio competitivo nel tuo settore e far crescere il tuo business.

Uno studio della 
<a href="https://writix.com/wp-content/uploads/2021/12/Spiegel_Online-Review_eBook_Jun2017_Pv2.pdf">Spiegel Research</a>
 ha dimostrato che anche solo 
5 recensioni
 su un prodotto possono aumentare la conversione del 
270%
; mentre una ricerca su Amazon pubblicata su 
<a href="https://www.forbes.com/sites/kirimasters/2019/03/20/study-89-of-consumers-are-more-likely-to-buy-products-from-amazon-than-other-e-commerce-sites/?sh=572970024af1&amp;ref=alex-genovese">Forbes</a>
, ha rilevato che il 
79% dei clienti
 che acquistano è influenzato ad acquistare i prodotti con le 
recensioni migliori
.

Le recensioni online, quindi, hanno più peso della fedeltà al marchio, della spedizione gratuita, della qualità del prodotto e del prezzo, quando i clienti sono in fase di acquisto.
Quando leggiamo recensioni positive sul prodotto che stiamo acquistando infatti, ci sentiamo sicuri che il prodotto sia valido.

Le recensioni online sono presenti su 
diverse piattaforme 
e possono essere gestibili o meno dal Brand, per cui è fondamentale attivare meccanismi di Brand monitoring e di risposta quando è possibile. La gestione delle recensioni su diverse piattaforme e il monitoraggio costante dell'opinione degli utenti potrebbero richiedere risorse e tempo dedicati anche importanti, ma si tratta di una attività che avrà un impatto significativo sulla reputazione di un brand e sul successo dell’azienda.

La gestione efficace delle recensioni online richiede un approccio strategico.
Per non disperdere tempo ed energie è fondamentale disporre di un sistema di monitoraggio, meglio se automatizzato.
Rispondere tempestivamente alle recensioni e fornire un servizio clienti di qualità migliora infatti l'immagine del tuo brand e dimostra attenzione per i clienti. Rispondere dopo molti giorni ad una recensione, soprattutto se negativa, lascia tempo a molti possibili nuovi acquirenti di abbandonare il processo di acquisto.

Come gestire le recensioni?

È importante infatti affrontare in modo adeguato le 
recensioni negative
, rispondendo in modo professionale e cercando di risolvere i problemi sollevati dagli utenti.
<ol><li>Rispondi tempestivamente 
- Cerca di rispondere entro 24 ore dal momento in cui la recensione è stata pubblicata. Fai percepire al cliente che la sua esperienza e opinione sono una priorità. </li>
<li>Rispondi cortesemente 
- Ricordati di essere sempre cortese e gentile, far vedere al cliente che sei aperto nei suoi confronti.</li>
<li>Scusati e assumiti la responsabilità 
- Non si inteda 
il cliente ha sempre ragione
, ma adottare un approccio che possa smorzare la polemica e calmare il cliente, rendendolo più predisposto a trovare una soluzione. </li>
<li>Fornisci una spiegazione, se necessario 
- A seconda dell’esperienza e del tipo di lamentela che ha riportato, il cliente potrebbe meritare una spiegazione. Non dare l’impressione di trovare delle scuse. Al contrario, fornisci chiarimenti sul perché degli errori.</li>
<li>Porta la discussione in privato 
- Nel caso in cui i toni siano molto accesi, proponi di continuare la conversazione privatamente. Contatta la persona tramite telefonata o via email. </li>
<li>Segnala le recensioni negative inappropriate
 - Non tutte le recensioni segnalate possono essere automaticamente eliminate, ma per alcune ci possono essere gli estremi per farlo, ad esempio in caso di contenuto razzista o offensivo, istigazione alla violenza, spam. </li></ol>

Come gestire recensioni negative?

Quelli utilizzati maggiormente, perché livellati su costi / benefici interessanti sono:
<ol><li>Google My Business</li>
<li>Trustpilot</li>
<li>Tripadvisor (solo turistico)</li>
<li>Yotpo</li>
<li>Feefo</li></ol>
Gestire attentamente le recensioni e rispondere alle opinioni degli utenti può influenzare positivamente l'immagine del tuo brand e attrarre nuovi clienti. Non sottovalutare l'importanza delle recensioni online e adotta una strategia efficace per gestirle nel modo migliore possibile.

Quali sono i tool migliori per raccogliere le recensioni?

Il potere delle Recensioni: l'impatto delle opinioni degli utenti sulla reputazione di un brand

Il Web 3.0 e il Metaverso aprono nuove frontiere nel mondo digitale, offrendo a imprese di tutte le dimensioni opportunità uniche. Scopriamo i fondamenti di queste innovazioni e come influenzano le aziende, concentrandoci sulle nuove esperienze virtuali e le opportunità per i brand.

Le esperienze virtuali offerte da Web3 e Metaverso offrono un coinvolgimento più profondo e immersivo, connessioni emotive più forti e nuove fonti di reddito attraverso la vendita di beni virtuali e servizi digitali. Inoltre, consentono di ampliare la portata e raggiungere nuovi target di clientela a livello globale.

Da una ricerca portata avanti da The Innovation Group e Web3 Alliance, l’80% delle aziende italiane è interessato alla nuova frontiera di Internet e il 64% ha iniziative in fase di studio da qui ai prossimi 3 anni.

Esploriamo nel dettaglio come il Web 3.0 e il Metaverso possano trasformare il panorama digitale e offrano opportunità ai brand per crescere e raggiungere nuovi target di clientela.

Secondo la ricerca, le iniziative che le aziende interessate al metaverso stanno mettendo in cantiere sono quelle inerenti eventi digitali, il posizionamento del brand (il 9% ha già̀ investito, il 20% lo prevede entro quest’anno, il 32% entro tre anni), lo smart working, la creazione di prodotti digitali ad hoc (il 9% ha già̀ investito, il 12% lo fa entro l’anno, il 29% entro tre anni), NFTs - Non-Fungible Token e criptovalute (l’8% ha già̀ investito, il 11% entro l’anno, il 23% entro 3 anni), la creazione di un mondo virtuale (il 6% ha già̀ investito, il 9% entro l’anno, il 21% entro tre anni).

Ma quali sono i veri ambiti di applicazione sui quali una azienda può investire sfruttando il Web 3.0 e il Metaverso?

È sicuramente l’applicazione più immediata che una azienda può mettere in pratica. Utilizzando i dati degli utenti raccolti in modo etico, l'azienda può offrire un'esperienza personalizzata e su misura per ciascun cliente. Questo potrebbe includere raccomandazioni personalizzate, offerte speciali e contenuti rilevanti per i singoli clienti, in momenti diversi della loro custumer journey.

Customer Experience

L'uso della realtà virtuale (VR) e della realtà aumentata (AR) nel Metaverso apre nuove possibilità. Ad esempio, un'azienda potrebbe creare esperienze di visita o shopping virtuali in cui i clienti possono esplorare servizi e prodotti in un ambiente virtuale, offrendo esperienze esclusive e straordinarie non replicabili in un ambiente reale.

Realtà virtuale e aumentata

La DeFi è un settore emergente nel Web 3.0 che offre servizi finanziari tradizionali, come prestiti, scambi e investimenti, su piattaforme decentralizzate basate sulla blockchain. Un'azienda potrebbe investire nello sviluppo di applicazioni DeFi, consentendo agli utenti di accedere a servizi finanziari in modo più diretto e senza intermediari. È importante affrontare anche il Web3 e il Metaverso si distinguono dal web tradizionale per la decentralizzazione e la trasparenza garantite dalla tecnologia blockchain. Questo assicura la tracciabilità e la verifica affidabile delle transazioni, generando fiducia tra le parti coinvolte. Inoltre, l'utilizzo di crittografia avanzata e contratti intelligenti garantisce una maggiore protezione dei dati personali e finanziari. Questo contribuisce a mitigare le preoccupazioni dei consumatori riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati nelle esperienze virtuali.

Finanza decentralizzata (DeFi)

Abilitare un nuovo modo di lavorare attraverso l’organizzazione di incontri virtuali nel metaverso per una maggiore inclusività, rimediare al problema dell’isolamento del lavoro da remoto e garantire una esperienza più coinvolgente ed interattiva.

Non mancano però le critiche, perplessità e dubbi sul Web 3.0, da riscontrarsi in una serie di fattori:

<ul><li>Competenze tecniche complesse richieste e investimenti significativi,</li>
<li>Poca chiarezza circa le reali potenzialità e opportunità associate,</li>
<li>Preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza dei dati,</li>
<li>L’assenza di una normativa adeguata.
</li></ul>
L'adozione del Web3 e del Metaverso richiede quindi una pianificazione accurata e soprattutto la piena comprensione del pubblico di riferimento.

Le aziende che abbracciano il Web 3.0 e il Metaverso devono comprendere il proprio pubblico, sviluppare partnership con esperti del settore e adattare costantemente le strategie di marketing e comunicazione alle evoluzioni digitali.

Solo sfruttando opportunatamente queste opportunità, potranno posizionarsi distintivamente nel panorama digitale, generare nuovi flussi di reddito e coltivare relazioni durature con il pubblico.

Essere pronti a sfruttare le nuove tecnologie emergenti può favorire la crescita, l'innovazione e la sostenibilità nel lungo termine.

New Way of Working

Web 3.0 e il Metaverso: le vere opportunità per i brand

"Siamo a un punto di svolta entusiasmante. Stiamo reinventando tutti i nostri prodotti, inclusa la ricerca".
Sundar Pichai, CEO di 
Alphabet
.

La competizione tra i motori di ricerca non è mai stata così accesa come in questo momento, in cui l'intelligenza artificiale ne è entrata di prepotenza.

Gli aggiornamenti basati sull'AI e le modifiche ai prodotti sono all'ordine del giorno su Google e Bing, mentre Chat GPT continua a crescere in popolarità. Ma cosa cambia effettivamente sulle pagine di ricerca?

L'intelligenza artificiale ha reso già da tempo i motori di ricerca come Google e Bing più efficienti nell'interpretare le intenzioni degli utenti e fornire risultati sempre più pertinenti. Già oggi questi motori utilizzano e analizzano una vasta quantità di dati per identificare 
le pagine web più rilevanti per una specifica query
 e restituiscono già risultati in funzione del comportamento, provenienza e device utilizzato dall'utente.

Da domani la combinazione di AI sulle ricerche consentirà agli utenti di 
trovare risposte a domande e quesiti complessi
 istantaneamente e in maniera più affidabile, sempre che si sia in grado di porre correttamente la domanda.

Il punto nodale è infatti proprio il linguaggio e la sua padronanza, lo strumento che può darci la massima potenzialità sui nuovi assistenti digitali.

L'
AI 
ha quindi il potenziale per avere un impatto devastante sulle serp di ricerca, ma è probabile che le due coesistano ancora per un pò e si completino a vicenda prima di fondersi.

Non dobbiamo dimenticare infatti che i motori di ricerca si affidano alla continua indicizzazione di nuove pagine web e nuovi contenuti 
in tempo reale
, mentre l'AI si concentra ancora (anche se ancora per poco) sulla generazione di nuovi contenuti basati su modelli ed esempi prestabiliti.

Sicuramente chi ha investito sulla SEO continuerà a beneficiare del ritorno in termini di traffico organico grazie al codice sorgente fruibile dal crawler e ai contenuti di alta qualità, pertinenti e originali.

E mentre l'AI potrà aiutarli a creare nuovi contenuti, fornendo idee e nuovi spunti argomentativi, quei contenuti dovranno comunque pur sempre essere declinati e avvalorati dal know how di prodotto, per soddisfare le intenzioni degli utenti, coinvolgere il lettore e fornire prospettive uniche da associare al Brand.

L'evoluzione della ricerca e l’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) su Google e Bing

Il settore del turismo ha subito un'importante trasformazione grazie all'innovazione tecnologica. Una delle più promettenti innovazioni degli ultimi anni è l' Augmented Reality (AR). Questa tecnologia sta aprendo nuove porte nel campo dei viaggi, offrendo esperienze interattive e coinvolgenti che stanno rivoluzionando l'intero settore.

La 
<a href="https://www.websolute.com/blog/s2-e17-la-realta-aumentata-nel-settore-turistico-e-culturale">realtà aumentata</a>
 è una tecnologia che sovrappone elementi digitali al mondo reale, consentendo ai viaggiatori di vedere e interagire con informazioni virtuali direttamente nel contesto del loro ambiente. Attraverso l'uso di dispositivi come smartphone, tablet o occhiali smart, i turisti possono arricchire la loro esperienza di viaggio con informazioni aggiuntive, contenuti multimediali, guide virtuali e molto altro ancora.

Una delle applicazioni più evidenti della realtà aumentata nel turismo è la possibilità di esplorare luoghi storici e culturali in modo interattivo. Ad esempio, mentre si visita un antico sito archeologico, la AR può fornire informazioni in tempo reale sulle rovine, mostrando ricostruzioni virtuali di come apparivano in passato. I visitatori possono esplorare virtualmente gli edifici, guardare scene di vita quotidiana e imparare in modo coinvolgente la storia e la cultura del luogo.

Inoltre, la realtà aumentata può arricchire le visite ai musei trasformando opere d'arte statiche in 
esperienze dinamiche e interattive
. Con l'aiuto di un'applicazione di AR, i visitatori possono vedere i dipinti prendere vita, scoprire dettagli nascosti e persino interagire con le opere stesse. Questo approccio innovativo all'arte permette ai turisti di vivere un'esperienza unica e coinvolgente, rendendo le visite ai musei più interessanti e accessibili a un pubblico più ampio.

Ma la realtà aumentata non si ferma solo alla scoperta di luoghi e opere d'arte. Può anche essere utilizzata per migliorare l'esperienza complessiva del viaggio. Ad esempio, attraverso un'app di AR, i viaggiatori possono ottenere informazioni in tempo reale sulle attrazioni turistiche, i ristoranti locali, gli eventi culturali e altro ancora.

La realtà aumentata offre opportunità senza precedenti per le aziende del settore turistico. Attraverso la creazione di 
esperienze coinvolgenti e memorabili
, le aziende possono attirare più clienti e differenziarsi dalla concorrenza. Ad esempio, gli hotel possono offrire tour virtuali delle camere, consentendo ai potenziali ospiti di esplorare gli ambienti prima di prenotare. Questa possibilità consente agli ospiti di avere una visione realistica delle sistemazioni offerte e di prendere decisioni informate sul loro soggiorno.

Inoltre, la realtà aumentata può essere utilizzata per 
promuovere e preservare la cultura 
e il patrimonio locale. Attraverso l'uso di app di AR, i turisti possono partecipare a tour virtuali che mostrano tradizioni locali, costumi e artigianato tipico. Questo non solo fornisce un'esperienza coinvolgente per i visitatori, ma contribuisce anche a sensibilizzare e valorizzare la cultura e la storia della destinazione.

Tuttavia, nonostante i numerosi vantaggi offerti dalla realtà aumentata nel settore del turismo, ci sono anche sfide da affrontare. La diffusione e l'adozione di dispositivi e app di AR da parte dei turisti può rappresentare un ostacolo iniziale. Inoltre, è fondamentale garantire che le esperienze di realtà aumentata siano accessibili a tutti, compresi coloro che hanno disabilità visive o uditive.

Nonostante queste sfide, la realtà aumentata continua a guadagnare popolarità nel settore del turismo. Le esperienze interattive e coinvolgenti offerte dalla AR stanno cambiando il modo in cui i viaggiatori esplorano e vivono le destinazioni. La tecnologia sta ampliando i confini dell'esperienza di viaggio, offrendo opportunità di 
apprendimento
, 
intrattenimento
 e 
connessione 
più profonde con il luogo visitato.

In conclusione, la realtà aumentata sta rivoluzionando il settore del turismo, dalle visite virtuali ai siti storici alle interazioni con opere d'arte nei musei, la AR arricchisce e trasforma l'esperienza di viaggio. Le aziende del settore turistico hanno l'opportunità di sfruttare questa tecnologia per offrire esperienze uniche e personalizzate, attrarre più clienti e differenziarsi dalla concorrenza. La realtà aumentata rappresenta il futuro del turismo, aprendo nuovi orizzonti e creando un legame più profondo tra i viaggiatori e le destinazioni che visitano.

Come rivoluzionare il turismo con la realtà aumentata: esperienze interattive e coinvolgenti per i viaggiatori

Il termine "
<a href="https://www.websolute.com/digital-strategy">strategia digitale</a>
" è diventato sempre più comune nel mondo del business. Questo perché, con l'avvento della tecnologia digitale, le aziende sono costantemente alla ricerca di modi per sfruttare al meglio le nuove opportunità offerte dal digitale.

Ma cosa significa esattamente? In questo articolo, esploreremo il significato di "strategia digitale" e come le aziende possono utilizzarla per ottenere vantaggi competitivi.

Una strategia digitale è un piano d'azione che mira ad utilizzare le tecnologie digitali per raggiungere determinati obiettivi aziendali. Può riguardare qualsiasi aspetto dell'attività aziendale, dalla produzione al marketing, dal customer service alla gestione delle risorse umane. Il suo obiettivo principale è quello di utilizzare le tecnologie digitali in modo efficace, migliorando l'efficienza, la produttività e la capacità di servire i propri clienti. La strategia digitale deve essere in linea con gli obiettivi aziendali a lungo termine e con le esigenze dei clienti.

<ol><li>Orientamento al cliente
: Una strategia digitale efficace deve essere basata sulle esigenze dei clienti. Ciò significa che l'azienda deve comprendere le preferenze e le esigenze dei propri clienti e sviluppare la propria strategia di conseguenza. Questa attenzione al cliente può aiutare a migliorare l'esperienza complessiva del cliente e a promuovere la fedeltà del cliente.</li>
<li>Focus sui dati
: La strategia digitale si basa sulla raccolta, l'analisi e l'utilizzo dei dati per prendere decisioni aziendali informate. L'uso di strumenti analitici e di intelligenza artificiale può aiutare a identificare tendenze e modelli che altrimenti sarebbero difficili da individuare, permettendo all'azienda di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato.</li>
<li>Agilità
: La strategia digitale richiede un'agilità aziendale per adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e alle nuove tecnologie. Le aziende devono essere in grado di sperimentare nuove idee e prodotti rapidamente, e di apportare modifiche in modo rapido ed efficiente.</li>
<li>Collaborazione
: La strategia digitale richiede una forte collaborazione tra i team aziendali, compresi i dipartimenti di marketing, vendite, tecnologia e servizio clienti. La collaborazione può aiutare a garantire che l'azienda utilizzi al meglio le proprie risorse per raggiungere gli obiettivi di business.</li>
<li>Focus sull'esperienza dell'utente
: La strategia digitale deve mettere al centro l'esperienza dell'utente. Ciò significa che l'azienda deve sviluppare prodotti e servizi che rispondano alle esigenze e alle aspettative dei clienti, garantendo un'esperienza coerente e di alta qualità in tutti i canali di comunicazione.</li></ol>
Il mondo digitale è in continua evoluzione e le aziende devono adattarsi costantemente per rimanere competitive. Ma come si sviluppa una strategia digitale efficace? In primo luogo, è importante capire l'obiettivo che si vuole raggiungere.
Una volta definito l'obiettivo, è necessario individuare le tecnologie digitali che possono aiutare a raggiungerlo. Questo potrebbe includere l'utilizzo di piattaforme di e-commerce, social media, chatbot o altre tecnologie.

La strategia digitale deve essere in linea con gli obiettivi aziendali più ampi e con le esigenze dei clienti. Ad esempio, se l'obiettivo dell'azienda è quello di migliorare l'esperienza del cliente, la strategia digitale dovrebbe concentrarsi sull'utilizzo di tecnologie che semplificano il processo di acquisto o migliorano il supporto post-vendita. Infine, una strategia digitale efficace deve essere supportata da una cultura aziendale che valorizza l'innovazione e la collaborazione.

Ciò significa che l'azienda deve essere disposta ad adottare nuove tecnologie e a sperimentare nuove idee. Inoltre, deve esistere una comunicazione aperta e trasparente tra i dipartimenti aziendali per garantire che la strategia digitale sia implementata in modo efficace in tutta l'organizzazione.

In conclusione, una strategia digitale ben strutturata può aiutare le aziende a raggiungere i propri obiettivi aziendali, migliorare l'esperienza del cliente e ottenere un vantaggio competitivo nel mondo digitale in continua evoluzione. Tuttavia, per avere successo, la strategia digitale deve essere ben definita, supportata da tecnologie appropriate e integrata in tutta l'organizzazione.

Ecco alcune delle principali caratteristiche della strategia digitale

Strategia digitale: quali sono i concetti chiave?

Negli ultimi anni, lo sviluppo della tecnologia digitale ha cambiato radicalmente il modo in cui le aziende promuovono i propri prodotti e servizi.

La presenza digitale è diventata fondamentale e, con essa, l'importanza di avere una identità di marca al passo con l’era digitale è essenziale per raggiungere il successo nel business.

Le aziende oggi sanno bene che il loro sito web è la loro carta d'identità digitale. Infatti il sito web è uno dei primi contatti che il pubblico ha con l'azienda, quindi deve essere progettato in modo intuitivo per gli utenti, e deve contenere tutte le informazioni di cui il pubblico potrebbe aver bisogno.

Ma cosa si intende per "identità di marca"? È la tua personalità aziendale, la tua immagine, la tua voce e tutto ciò che fa parte della tua presenza online e offline. L'identità di marca è ciò che comunica ai tuoi clienti chi sei, cosa fai e perché dovrebbero scegliere te invece di un'altra azienda.

Ecco alcuni consigli su come creare un'identità di marca adeguata all'era digitale.

Per creare un'identità di marca forte, la prima cosa da fare è definire la propria mission aziendale.

Cosa vuoi ottenere con il tuo business?

Quali sono i tuoi valori fondamentali?

Rispondere a queste domande ti aiuterà a creare un'immagine chiara della tua azienda e a comunicarla efficacemente ai tuoi clienti.

Definire la propria mission

Una volta definita la propria missione, è importante scegliere il giusto target di riferimento.

Chi sono i tuoi clienti ideali?

Come parlano e come interagiscono con i brand sui social media?

Sapere queste informazioni ti aiuterà a creare una comunicazione adeguata per i tuoi clienti e una presenza online che rispecchia le loro esigenze e preferenze.

Scegliere il giusto target di riferimento

Il potere del digital branding è enorme e sapere come utilizzarlo è fondamentale.

Come?

Attraverso la creazione di immagini, messaggi e contenuti che rispecchiano la tua azienda e che vengono utilizzati sui tuoi canali social, sul tuo sito web e su tutti i tuoi strumenti di comunicazione digitale.

Sfruttare la potenza del digital branding

Una volta creata l'identità di marca, è importante essere coerenti nella sua applicazione. Ciò significa che dovresti mantenere coerenza nella tua immagine aziendale su tutti i canali online e offline. Questo ti aiuterà a creare una presenza digitale coerente e affidabile.

Per le aziende è importante utilizzare le piattaforme social per costruire la loro identità di marca. I social media come Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn sono un canale indispensabile per le aziende per connettersi con il loro pubblico. La pubblicazione di contenuti come blog, post, video e podcast aumenta l'engagement del pubblico e rinforza la presenza del brand online.

In conclusione, l'identità di marca non è solo un logo, ma una rappresentazione completa dell'azienda. In un mondo sempre più digitalizzato, un'identità di marca al passo con l'era digitale è essenziale per le aziende che vogliono distinguersi e comunicare chiaramente il loro valore ai clienti.

Essere coerenti sulla presenza online

La tua identità di marca è al passo con l’era digitale?

Lo storytelling è l'arte di raccontare storie, utilizzando tecniche narrative per coinvolgere il pubblico emotivamente e creare un impatto duraturo.

Si tratta di una strategia di comunicazione che viene utilizzata in diversi ambiti, come il marketing, la politica o la letteratura, per trasmettere messaggi e promuovere idee.

La narrazione può assumere molteplici forme, come il racconto verbale, la grafica, l'animazione, il video, il gioco o il teatro, ma ha sempre in comune la capacità di ispirare e coinvolgere le persone.

Lo storytelling è una delle tecniche di comunicazione più potenti che esistano. È l'arte di creare e condividere storie intrise di significato che possano coinvolgere ed emozionare gli ascoltatori in modo profondo e duraturo. Il potenziale dello storytelling è noto da lungo tempo ed è stato sfruttato in diverse forme di espressione artistica, come la letteratura, il cinema, il teatro e la musica.

Tuttavia, negli ultimi anni, il concetto di storytelling si è diffuso anche nei contesti professionali e commerciali. Da quando la pubblicità è nata, le aziende hanno cercato di coinvolgere i loro clienti attraverso la creazione di racconti legati ai loro prodotti o servizi. Questo perché le storie hanno il potere di trasmettere messaggi in modo efficace, coinvolgendo il pubblico in modo emotivo e lasciando un'impronta duratura sulla mente degli ascoltatori.

Ma cosa fa esattamente una storia così potente? E come può essere applicata al marketing?

In primo luogo, una buona storia deve attirare l'attenzione dell'ascoltatore. Deve essere interessante e coinvolgente fin dall'inizio, catturando l'attenzione e suscitando curiosità. Il potenziale della narrazione è enorme, poiché ogni persona ha la propria storia da raccontare e ogni storia ha il potere di conoscere un pubblico.

È importante conoscere a fondo il proprio target. Chi è la persona a cui ci rivolgiamo? Quali sono le sue esigenze, i suoi desideri, le sue paure? Una volta individuato il pubblico di riferimento, sarà più facile creare una storia che lo coinvolga emotivamente e che lo spinga a compiere un'azione.

In secondo luogo, una buona storia deve essere autentica e sincera. Non importa se si tratta di una storia di successo o di una vicenda commovente, l'importante è che ci sia un senso di onestà e di veridicità che riesca a creare un rapporto di fiducia tra il narratore e l'ascoltatore. Le storie che suscitano empatia sono quelle che spesso hanno un effetto più duraturo sul pubblico.

Bisogna scegliere il formato giusto per la propria storia. Questo dipende dal canale di comunicazione scelto e dalle caratteristiche del nostro pubblico. Ad esempio, una storia più visiva e d'impatto ha più senso sui social media, mentre una narrazione più lunga e complessa può essere utilizzata per un video corporate.

In questo modo, le aziende possono utilizzare lo storytelling per coinvolgere i propri clienti, aumentare la consapevolezza e la fedeltà al marchio. Le aziende possono utilizzare i principi dello storytelling per creare narrazioni che incornicino il loro messaggio e che li aiutino a distinguersi dai loro competitor. Le storie possono essere raccontate attraverso il packaging dei prodotti, la pubblicità, il marketing su social media o attraverso il libro stampato.

In definitiva, lo storytelling è una tecnica di comunicazione estremamente potente che può essere utilizzata per creare una connessione emotiva con il pubblico, sia in ambito personale che professionale. Le storie possono creare un senso di identità e di comunità, trasmettendo messaggi in modo efficace e coinvolgente. Ecco perché le aziende dovrebbero capire il potere delle storie e imparare a raccontare le proprie in modo autentico e universale.

Storytelling: come scegliere la comunicazione giusta per il tuo progetto

L'email marketing è una strategia di marketing digitale che utilizza l'email come mezzo di comunicazione per raggiungere potenziali clienti o per mantenere il contatto con quelli esistenti.

Con la crescente importanza del digitale nella vita quotidiana, l'email marketing è diventato uno strumento sempre più popolare per le aziende di ogni settore per raggiungere i propri obiettivi di marketing.

Tuttavia, per ottenere successo con l'email marketing, è necessario impostare un piano efficace. In questo articolo, esploreremo le regole fondamentali per impostare un piano di email marketing che funzioni per la tua azienda.

La lista dei contatti è il cuore dell'email marketing, quindi è importante assicurarsi di avere una lista di contatti qualificata, cioè composta da persone che hanno espresso interesse per i prodotti o servizi offerti dall'azienda. Ci sono diverse strategie per costruire una lista di contatti, tra cui la creazione di contenuti di valore, l'utilizzo di moduli di contatto sul sito web, la partecipazione a eventi e l'utilizzo di social media.