27 March

Google come motore di risposta: le People Also Ask (PAA)

Mostrato per la prima volta nel 2015, il riquadro People Also Ask (PAA) o Le persone hanno chiesto anche, è diventato oggi una funzione familiare nelle pagine dei risultati di ricerca. Viene mostrato per moltissime query, sia più lunghe e articolate, più simili ad una vera e propria domanda, sia generiche, e può rispondere con siti web che propongono testo, elenchi puntati, immagini e/o video.

Google come motore di risposta: le People Also Ask (PAA)
 

Google quindi, mette in gioco un'ulteriore funzionalità per mantenere il più possibile gli utenti sulle sue pagine di risultato e cercare di profilarne le ricerche fornendo più contesto, spunti di riflessione e domande appunto.

Per chi lavora con il traffico organico sul sito, questo nuovo strumento pregiudica nell’immediato due cambiamenti:

  • Ulteriore diminuzione dello spazio riservato ai link organici nelle serp;
  • Nuovo touch point seo su cui lavorare.

 

Sono ormai lontani i tempi dei 10 blu links, e tante sono state le funzionalità messe in gioco da Google dall’Universal Search in poi.

Ma come fare per ottimizzare i contenuti per il box People Also Ask delle nostre query? Vediamolo insieme per punti.

  • Lunghezza del paragrafo
  • L’esigenza è rispondere ad una domanda, non disquisire sull’argomento, quindi la brevità è una risorsa preziosa quando si creano contenuti per questo elemento. Una recente ricerca di SEMrush ha riscontrato che ogni risposta di paragrafo mostrava 41 parole, solo una risposta più lunga incontrata che ne conteneva 132.

  • Utilità di un elenco
  • Sappiamo già che gli elenchi puntati sono amati dal crawler, e anche qui Google è rimasto fedele.

  • Come ottimizzare i contenuti per intercettare un box PAA
  • In realtà, il lavoro di ottimizzare dei contenuti di un sito per il riquadro Le persone hanno chiesto anche è molto più semplice se paragonato alle classiche tecniche seo, basta scrivere domande e risposte complete, usando un linguaggio semplice, sforzandosi di essere il più concisi ma accurati possibile. Bene si prestano a questa nuova esigenza, le sezioni del sito tipo: Domande, Q&A Page, FAQ, How-to.

 

Ricordatevi anche che l’aggiunta di una di queste sezioni (con relativi dati strutturati) non solo aiutano ad emergere nel caso di domande pertinenti, ma possono aiutare i motori di ricerca a discernere il valore semantico delle vostre pagine e migliorarne il ranking.

Gli utenti che sfoglieranno il box PAA saranno in genere nella fase di consapevolezza o ricerca del loro percorso di acquisto, quindi è un ottimo strumento per fare brand awarness, Ricordati però di non usare un linguaggio commerciale, ma rispondi con risposte informative, concise e di facile comprensione.

 

Dove vedere i rapporti sulle vostre liste PAA
 

I dati sulle impression e sui clic che arrivano attraverso i box PAA sono disponibili solo all’interno della Google Search Console (GSC) quando il box PAA viene aperto per visualizzare la vostra risposta.

La posizione è indicata dal punto in cui compare il box PAA e tutti i link all’interno hanno la medesima posizione. Ciò significa che se il PAA box figura in seconda posizione, il vostro annuncio all’interno del PAA box sarà riportato nella GSC come seconda posizione, indipendentemente dal fatto che la vostra risposta sia apparsa come primo o ultimo elemento.

 

Conclusioni
 

Posizionarsi nei riquadri PAA può senza dubbio aumentare il traffico organico, ma non è una attività adatta ad ogni sito e ad ogni contesto semantico, perché non c’è motivo di ottimizzare una sezione FAQ per domande che appaiono solo una volta ogni tanto e per parole chiave a basso volume. è quindi necessaria prima una analisi seo per capire se il tuo sito e il suo contenuto si prestano all’ottimizzazione per i box PAA.

Francesca Ondedei

SEM & Analytics Specialist @Websolute

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