01 November

S1 - E19 Marketing e Digital in tempi difficili: con Nicola Cardinali

Il Podcast di Websolute: Digital Roadmps for ambitious Brands è dedicato a Imprenditori e Manager che attraverso il digitale vogliono liberare tutto il potenziale del proprio brand nel mondo. Claudio Tonti e Giovanni Ciampaglia, rispettivamente Head of Strategy e Direttore Marketing di Websolute, insieme a altri ospiti esperti discutono di marketing, e-Commerce e digitale in modo strategico, per fare business e crescere.

 

Diciannovesimo appuntamento per il nostro podcast. Ospite degli host Claudio Tonti e Giovanni Ciampaglia è Nicola Cardinali, giovane e appassionato Digital Strategist di Websolute.
Con lui abbiamo cercato di affrontare un tema molto caldo e molto caro ad aziende e agenzie: l’impatto dell’attuale situazione (alquanto incerta) sulle scelte di business. Quali sono le attività essenziali? Su cosa è meglio puntare? Ottimizzare è importante? Abbiamo cercato di fare il punto insieme per cogliere l’essenziale per affrontare al meglio il domani.

La situazione attuale: una crisi, ma di che tipo?

Ci troviamo nel mezzo di una crisi molto particolare. Non è una crisi di domanda, come in passato. Potrebbe anche anticiparla, ma per ora è per lo più una crisi che coinvolge le aziende a livello produttivo. Molte, infatti, hanno tanti ordini, ma si trovano in difficoltà nella loro evasione.

Si tratta, dunque, di uno scenario inusuale e inedito che genera una crisi molto complessa, multi sfaccettata, formata da molte difficoltà e variabili. E questo rende necessario cautela e analisi, in modo da poter operare le migliori scelte possibili.

Analizzare e poi traslare, diversificare

In un contesto di questo tipo, è necessario partire dall’analisi. Guardare lo scenario, cercare di capire la posizione dell’azienda e quella del mercato, con l’obiettivo di trovare un punto di congiunzione.

In questo senso, l’analisi dei dati può aiutare. E non solo: guardare ai costi e prestare attenzione alle singole voci non significa solo tagliare, ma anche traslare, diversificare. Spostare budget da attività meno redditizie a quelle più redditizie. Utilizzare magari meno budget ma in maniera più focalizzata e precisa. Significa sperimentare, cambiare. Essere coraggiosi in un momento di crisi.

Due modi per valorizzare gli investimenti

È possibile agire a monte o a valle, ma una cosa è certa: in momenti difficili, ogni investimento va valorizzato. Aumentare le performance di più significa far rendere di più i soldi investiti. E lo si può fare attraverso due attività fondamentali per il futuro che hanno una parola in comune: ottimizzazione.

CRO, Conversion Rate Optimization: attività che abbiamo raccontato nell’episodio 17 del podcast (“CRO per CEO e Manager: con Rosario Toscano”) e che ha come focus l’ottimizzare il più possibile gli investimenti, portare l’utente a compiere le azioni che desideriamo compia nel nostro sito (ad esempio aumentare la probabilità che prosegua nel processo di acquisto).

Database Marketing: anche questa è un’attività che ha come scopo l’ottimizzazione, ma a livello di database ovvero di scelta delle persone a cui comunicare il messaggio. Occuparsi di database marketing in tempi di crisi significa dedicare la comunicazione a delle nicchie che possono essere interessate al prodotto e al marchio, rivolgersi a cluster che possono aumentare la marginalità.

La cura del mio pubblico

Affrontare tempi incerti vuol dire capire quali sono le attività a maggior rendimento. E guardarsi dentro consiste anche nel coltivare il database dell’azienda, prendersi cura degli attuali clienti attraverso azioni che sostengono la relazione come, ad esempio, attività di fidelizzazione o promozioni esclusive.

Il volano è importante e decisamente più semplice e gestibile rispetto alla ricerca di nuovi clienti o creazione di nuovi prodotti e canali. Il nuovo utente, infatti, costa tanto. Partire da zero costa tanto.

Cambiare paradigma è dunque essenziale: non vi è dubbio che sia molto meno faticoso essere rilevante per chi mi ha già scelto, lavorare con “le mie persone” a partire da temi condivisi. In un momento di crisi le persone hanno ancora più voglia di associarsi a brand che conoscono. Infatti, quando si è più fragili, meno spavaldi, si cerca sicurezza e vicinanza, brand che la pensano nello stesso modo. È dunque il momento giusto per puntare su una comunicazione di marca di alto valore, che permetta di stringere e fortificare la relazione.

Tre assiomi, di cui uno fondamentale

Secondo alcune ricerche che trattano il marketing in tempi di crisi, ci sono tre elementi da considerata che ricorrono spesso:

• Per chi se lo può permettere, fare più comunicazione funziona perché gli spazi costano di meno.

• L’empatia è un elemento importante. Maggiori sono le ansie e le preoccupazioni più importante è una comunicazione ad hoc di valore, sensibile.

• In una situazione di crisi, c’è maggiore sensibilità alle offerte.

Considerato che il primo e terzo punto non sono realmente alla portata di tutti (il costo dell’advertising è aumentato a livello oggettivo e le promozioni sono difficili in tempi di crisi), il punto centrale diventa ancora più importante. Il valore che si ottiene dal curare la relazione, dallo stringere un rapporto di qualità con i miei consumatori, come anticipato nel precedente paragrafo, è molto più forte. E resiste nel tempo.

Ipotizzare più scenari? È meglio

Quando il momento è incerto, la parola rischio assume nuove valenze. Considerato che il rischio percepito può non corrispondere al rischio reale, è buona pratica incrementare gli scenari possibili, a partire da una corretta e approfondita analisi.

Valutare e comprendere più scenari permette una visione più ampia. Lo scenario ipotizzato potrebbe manifestarsi ma potrebbe anche non accadere. L’approccio diversificato diluisce il rischio, lo riduce. Permette di essere dinamici e gestire meglio un mercato complesso e imprevedibile.

Le attività da considerare nel 2023

Creare un Club, uno spazio digitale per unire azienda e persone. Non solo dopo l’acquisto ma anche prima. Il Club permette di svelarsi man mano, avvicinare l’utente, farsi capire, offrire, dialogare. E il dialogo può essere fidelizzazione e conoscenza.

Migliorare le performance, lavorare sui dati, in maniera puntuale e specifica. Ogni visita che avviene su app ha un valore commerciale. Questo numero può essere aumentato attraverso l’ottimizzazione, cuore di un’attività di CRO.

Lavorare su elementi basilari, come la SEO. Anche questa è ottimizzazione e crescita a lungo termine. Come raccontato nella puntata “SEO per CEO e Manager: con Elia Zanon”.

Analizzare i dati, capire, comprendere. Il mercato non ci permette di muoverci senza oggettività dei dati. Se non abbiamo oggettività dei dati tutto si trasforma in sogno, opinione. I dati del digital sono proxy del business, anticipano le azioni. Fondamentale saperli maneggiare.

L’argomento affrontato nel podcast è delicato e complesso. Hai domande o riflessioni che vuoi condividere con noi? Commenta il post o scrivici a [email protected]. Ti aspettiamo!

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