10 October

S1 - E16 SEO per CEO e Manager: con Elia Zanon

Il Podcast di Websolute: Digital Roadmps for ambitious Brands è dedicato a Imprenditori e Manager che attraverso il digitale vogliono liberare tutto il potenziale del proprio brand nel mondo. Claudio Tonti e Giovanni Ciampaglia, rispettivamente Head of Strategy e Direttore Marketing di Websolute, insieme a altri ospiti esperti discutono di marketing, e-Commerce e digitale in modo strategico, per fare business e crescere.

 

Sedicesima puntata del nostro Podcast. Gli host Claudio Tonti e Giovanni Ciampaglia ospitano Elia Zanon, Head of SEO presso MOCA Interactive, agenzia controllata da Websolute, specializzata in performance marketing la cui mission è portare visite di qualità agli asset online di un’azienda, massimizzando le opportunità di conversione.. L’obiettivo è esplorare le potenzialità della SEO e capire perché scegliere questa tecnica di Digital Marketing significa far crescere il business fin dalle fondamenta.

La SEO e il SEO: concetti preliminari

Che cos’è la SEO? Occorre partire da una necessaria spiegazione. La SEO (acronimo di Search Engine Optimization), a differenza del SEO, che è il professionista che se ne occupa, è la disciplina che racchiude tutte le attività finalizzate a ottenere la migliore analisi e lettura di un sito web da parte di un motore di ricerca.

La visibilità, ovviamente, va meritata. Per questo sono indispensabili attività e iniziative guidate da specialisti che possano far capire al motore di ricerca di essere di fronte a un’azienda esperta in quel settore.

Quando si parla di SEO, si parla di qualità, perché è questo che i motori di ricerca si aspettano e di cui hanno bisogno per rispondere efficacemente alle esigenze che le persone esprimono attraverso una parola chiave.

Quale azienda dovrebbe investire nella SEO?

La SEO, più che posizionamento, è un mezzo per raggiungere l’obiettivo di business finale. Ed è proprio questo obiettivo che guida nella scelta del tipo di azioni SEO da mettere in campo.

La SEO ragiona a lungo termine, è un investimento strutturale che dura nel tempo, è come costruire le fondamenta di un edificio. Dunque, se consideriamo uno scenario a lungo termine, è indubbio che non esistano aziende che non possano beneficiarne. Tutte ne hanno bisogno poiché tutte hanno bisogno di un pubblico. Chi vorrebbe che la propria azienda non venisse cercata?

Il tempo? È amico della SEO

Possiamo definire la SEO una maratona che oggi viene vinta da chi ha cominciato prima a correre (e non ha mai smesso di investire). La formula è semplice: più tempo lo si fa, più i risultati migliorano e difficilmente si verrà scalzati. Non è un’attività one shot.

Allo stesso modo, occorre ragionare fuori dagli schemi. Non concentrarsi su un’unica keyword ma riflettere su tipologie di parole chiave o campi semantici da cui è possibile ottenere beneficio. Spesso sono le aree e le parole inaspettate a portare i risultati più redditizi.

La SEO in Italia: la situazione oggi

La SEO, nel corso del tempo, è diventata un asset strutturale fondamentale per ogni azienda. Le stesse aziende sono più mature. Sanno che è necessaria e sanno che è un investimento a lungo termine. L’attività è compresa, capita e valorizzata.

Se, tuttavia, si guarda al panorama mondiale, storicamente l’Italia è più “indietro” rispetto all’America. Ma la ragione è semplice: Google, il principale motore di ricerca, è americano e tale mercato è privilegiato in fatto di attività, iniziative e novità.

L’Italia, a livello europeo, è però in buona posizione, al pari con paesi come la Germania. C’è molta attenzione nei riguardi della SEO, il settore sta crescendo e si sta evolvendo.

Quali sono gli obiettivi di un progetto SEO?

La SEO è il canale che porta maggiori conversioni. Perché, attraverso ricerche generiche o specifiche, intercetta le esigenze di chi cerca informazioni o sta per acquistare un prodotto.

Nel 90% dei casi (o più) il traffico al sito, in particolare quello generato dall’organico, è una proxy del business. Se si hanno molte visite, infatti, significa che si sta generando attenzione e relazione.

Il traffico sul sito precede la vendita. Non esiste Customer Journey senza visite al sito. E non solo: traffico e ricerche possono rappresentare l’efficacia di altre azioni di marketing.

Per questo gli obiettivi SEO non possono essere scissi dagli obiettivi business (ad esempio: lead generation, fatturato o vendite). La SEO è un’attività tecnica ma soprattutto un’attività di marketing, il connettore tra una persona che cerca qualcosa e noi che possiamo offrirla.

Le fasi (e i tempi) di un progetto SEO

I progetti SEO, come detto, sono a lungo termine, gli orizzonti temporali di almeno un anno o 24 mesi. È questo il tempo minimo per iniziare a capire se le cose stanno funzionando. D’altronde lo dice anche Google: è bene diffidare da specialisti che promettono risultati veloci o immediati.
Per quanto riguarda le fasi, prima della parte più tecnica, si parte sempre con una lunga e dettagliata analisi che ha l’obiettivo di determinare aspetti, campi semantici e parole chiave su cui lavorare. Poi si arriva all’analisi dei risultati e agli eventuali correttivi, ricordandosi che è un processo in continuo divenire.

Il ruolo del contenuto

Il contenuto (di qualità) è parte indispensabile di un progetto SEO, sia nella fase iniziale sia come attività continuativa. E non ci si riferisce solo al contenuto scritto, ma anche all’ottimizzazione delle immagini e dei video.

Se una persona sta cercando informazioni, queste informazioni possono essere lette, viste, guardate. La risposta non ha un formato predefinito.

Compito dello strategist SEO è suggerire il miglior contenuto per intercettare il pubblico interessante per l’azienda, avendo però chiaro cosa il cliente può mettere in campo.

SEO: gli errori da non fare

Tre sono gli errori principali da non fare:

1) Non parlare di tutto indiscriminatamente:
questa pratica potrebbe rendere la scannerizzazione del sito più difficile.

2) Non avere aspettative troppo pretenziose:
spesso si pretendono risultati immediati. E invece è fondamentale avere pazienza e puntare sulla qualità dei contenuti.

3) Non considerare l’esperienza delle persone sul sito:
anche la qualità del sito conta. Più è UX oriented, più la navigazione è fluida, più sarà considerato di qualità dai motori di ricerca.

E tu, quanto stai investendo nelle attività SEO? Hai domande su questo tema? Per ogni tua curiosità o voglia di confrontarti, commenta il post o scrivici a [email protected]. Ti aspettiamo!

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